Il consiglio comunale di Pescara ha approvato l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle, accettando di rendere Julian Assange cittadino onorario del comune abruzzese. Il consigliere del Movimento Paolo Sola, il primo a firmare la proposta, ha dichiarato di aver «accolto con grande soddisfazione l’esito di questo voto», grazie al quale anche Pescara mostra così di essere solidale con la vicenda del giornalista australiano e con «la difesa del diritto alla libertà di stampa».
Assange si trova al momento chiuso nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nei pressi di Londra, dove è in attesa di essere estradato negli Stati Uniti dopo il via libera del governo inglese. Qui rischia una pena detentiva fino a 175 anni per aver portato alla luce documenti militari riservati che hanno rivelato i crimini commessi dall’esercito statunitense in Afghanistan e in Iraq. Lo scorso maggio la proposta di offrire la cittadinanza onoraria al giornalista era stata discussa anche dalla giunta di Milano, su iniziativa di Europa verde, ma era stata affossata dagli esponenti del Partito Democratico e dei Verdi. Pochi giorni dopo, è stata Lucera la prima città italiana a portare a termine con successo l’iniziativa.
Pur avendo un valore prettamente simbolico, il gesto della città di Pescara contribuisce a «mantenere alta l’attenzione sulla vicenda» e testimonia come «anche la comunità pescarese si senta di dover dare il proprio contributo a difesa di ideali come il diritto di informazione e trasparenza», dichiarano i consiglieri Sola, Alessandrini e Di Renzo.
[di Valeria Casolaro]