In numerose città italiane si sono svolte proteste degli studenti per chiedere l’abolizione del numero chiuso per l’ingresso alle facoltà di medicina: in 65 mila tenteranno infatti l’accesso ai corsi di laurea, a fronte di 15.876 posti disponibili. A Roma, gli studenti hanno organizzato un flash mob davanti all’università La Sapienza, mentre a Torino i membri del Fronte della Gioventù Comunista hanno protestato di fronte alla sede del test di ammissione del Lingotto. «Con la retorica della meritocrazia, fittizia nei fatti, si sostiene un numero chiuso nei corsi di medicina e professioni sanitarie che, fin dalla sua istituzione, è stato uno degli strumenti con cui si è proceduto allo smantellamento della sanità pubblica» denunciano. Iniziative anche a Catania e Palermo, dove i soli 475 posti disponibili costringeranno «migliaia di ragazzi a iscriversi in altre facoltà , a emigrare o addirittura a non frequentare l’università ».