La globalizzazione è un fenomeno complesso che si fonda e si manifesta in vari ambiti quali quello economico, politico e culturale. A seconda dell'ambito che si prende in considerazione cambierà il punto di vista sulla sua origine: i diversi aspetti analizzati per misurare la globalizzazione ne determinano l'epoca di origine. Se guardiamo all'interdipendenza e all'integrazione della sfera economica con quella politica e quella culturale della società, la globalizzazione è un fenomeno moderno che ha visto un suo vasto sviluppo in epoca post-moderna. In altre parole, strutture e strumenti della...
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Non so perchè, ma ho i brividi
Analizzando il fenomeno dal punto di vista prettamente economico si potrebbe dire che la globalizzazione sia cominciata in Italia dopo le guerre annibaliche. Quei pochi contadini/guerrieri che erano riusciti a conservare il podere (che costuiva piò o meno fino a allora l’unità economica della Repubblica) mentre la maggior parte dovette emigrare nelle città per cercare di sopravvivere, quei pochi contatiini/guerrieri dovevano combattere (finita la guerra vera e propria) contro la concorrenza dei latifondisti. I quali (dopo aver comprato a prezzo stracciato i poderi dei contadini/guerrieri finiti in misera per aver combattuto la guerra) producevano grano a bassissimo costo grazie agli schiavi (un prodotto delle guerre). Il grano veniva importato (a bassissimo costo) anche dalle province dove ovviamente lavoravano schiavi. Stessi metodi, stessi scopi. Una distruzione creativa come direbbe il nostro affabile futuro ex-premier. Facendo un balzo millenario e cercando di immaginare una soluzione al fenomeno si potrebbe anteporre alla rigidissima e ‘sacra’ struttura gerarchica del globalismo neo-liberista una struttura reticolare. Unità produttive atomiche (piccolissime) non autarchiche ma cooperanti, basate sulle energie rinnovabili, autoproduzione per quanto possibile e Bitcoin come moneta. Vale a dire, giocare con regole proprie e non sottostare a quelle dei neo-liberisti. Se giochi con le loro regole perdi sempre.