Vita è uno dei partiti “anti-sistema” che, dopo aver superato la sfida della raccolta firme, si prepara alle elezioni del 25 settembre. L’obiettivo della redazione de L’Indipendente è di analizzarne le proposte e avanzare degli spunti di riflessione critica in vista di un voto consapevole. Di seguito, il programma elettorale della lista fondata dalla parlamentare ex-M5S Sara Cunial, Paolo Sensini del No Paura Day, Luca Teodori di 3V, Edoardo Polacco di Sentinelle della Costituzione-Io sto con l’Avvocato Polacco e Maurizio Martucci di Alleanza Italiana Stop 5G.
Carta d’identità: Vita
Capo politico: Sara Cunial
Orientamento politico: collocazione trasversale
Ultima legislatura: creazione della lista nel 2022
Coalizione: Nessuna
Slogan e programma
”Tutti uniti fino al Parlamento per riprenderci ciò che ci appartiene”
Giovani e istruzione
- Abolizione dei programmi di formazione scolastica veicolati con nuove tecnologie digitali: DAD, Metaverso e robotica.
- “Stop ai programmi d’indottrinamento gender, corpo neutro e transumano”.
- Massima indipendenza della ricerca scientifica, slegata dai conflitti d’interesse dell’industria e da influenze lobbistiche.
- Tutela della libertà di scelta della didattica alternativa e homeschooling (educazione casalinga).
Economia e lavoro
- Stop alle speculazioni della finanza internazionale sull’Italia e la sua economia.
- Flat tax (tassa piatta) al 20%.
- Stop TTIP (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti) e ai trattati internazionali di libero scambio.
- Sistema bancario a prevalenza pubblico.
- Sburocratizzazione e agevolazioni per le attività locali, partite iva, piccole e medie imprese.
- Stop all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e di consumo (come carburante per il trasporto su gomma, utenze, alimenti, servizi e forniture).
- Investimenti per il Mezzogiorno.
Diritti
- Stop all’immigrazione clandestina in tutte le sue forme.
- No alla legge sul fine vita.
- No al matrimonio egualitario e all’adozione per coppie dello stesso sesso.
- Nessun riferimento alla legge sulla legalizzazione della cannabis o sull’ampliamento dei criteri di cittadinanza.
Beni comuni
- No agli OGM (organismi geneticamente modificati).
- Stop al taglio degli alberi e valorizzazione del patrimonio boschivo e del verde pubblico.
- No al nucleare.
- Promozione e difesa dei diritti e del benessere di tutti gli animali.
- Investimenti sull’autosufficienza, sulla produzione solidale a filiera corta e sui valori della cultura agricola contadina.
- No al 5G.
- Riconoscimento delle malattie ambientali.
Politica estera
- Italia nazione pacifica e neutrale: ripudio della guerra, no alla NATO e a tutte le altre alleanze militari.
- No agli aiuti militari all’Ucraina.
- “Uscita dall’Euro e da questa Unione Europea”.
- Piena attuazione del Trattato per la proibizione delle armi nucleari e divieto di produzione degli armamenti sul territorio nazionale.
- Chiusura e dismissione delle basi militari di forze straniere sul territorio nazionale.
Politiche sanitarie
- “Revisione del sistema sanitario nazionale fondato su prevenzione, libertà di scelta terapeutica, principio di precauzione e di prevenzione del danno”.
- Libertà di scelta terapeutica e abolizione del passaporto sanitario e green pass.
- “Abolizione dei sistemi clientelari di nomina politica e valutazione dei direttori generali di ASL e Ospedali”.
Riforme costituzionali proposte
Riforma del CSM con elezione dei componenti non con presentazione di “liste elettorali correntizie” ma per sorteggio.
Considerazioni
Più che delle proposte politiche definite, i dieci punti del programma di Vita sono delle linee di indirizzo piuttosto vaghe. Le idee più chiare e dettagliate riguardano la politica estera e la sanità. Nel primo caso, la rottura dei legami con l’Unione Europea e NATO sono necessari per riottenere la sovranità nazionale e arrivare a una “comunità politica e sociale aperta e inclusiva”. Nel secondo, invece, la libertà di scelta terapeutica diventa funzionale alla tutela della vita. Libertà che, tuttavia, non trova spazio nella sua accezione “negativa”: la volontà di ricorrere al suicidio assistito per non convivere con le sofferenze derivanti da una patologia. Una posizione ambigua che avvicina il partito alle posizioni del centro destra, con cui condivide anche l’idea della flat tax o del contrasto all’immigrazione clandestina.
Nel programma elettorale di Vita mancano poi, oltre alle politiche giovanili, le coperture finanziarie per le proposte avanzate. Ad esempio, non viene definito né tantomeno ipotizzato lo scenario economico successivo all’eventuale uscita dell’Italia dai trattati internazionali di libero scambio, che negli anni hanno eliminato dazi e dogane. Non vengono citate le fonti da cui attingere per investire nel Mezzogiorno – favola che da decenni caratterizza le campagne elettorali – o per finanziare la flat tax al 20%.