domenica 22 Dicembre 2024

Speciale elezioni, l’identikit dei partiti: Verdi/Sinistra Italiana

Europa Verde-Verdi e Sinistra Italiana hanno deciso di unire le forze in vista delle elezioni del 25 settembre, accettando l’invito di Enrico Letta a far parte della coalizione di centro sinistra. In vista di un voto consapevole, la redazione de L’Indipendente ha analizzato il programma della lista e proposto alcune riflessioni critiche.

Carta d’identità: Verdi-Sinistra Italiana

Capo politico: Angelo Bonelli

Orientamento politico: centro sinistra

Ultima legislatura:

  • Verdi: 5 deputati
  • Sinistra Italiana: 1 deputato, 1 senatore

Coalizione: centro sinistra insieme a Partito Democratico, +Europa e Impegno Civico

Slogan e programma

“Per un Italia verde, libera e giusta”

Giovani e istruzione

  • “Gratuità dell’istruzione, dal nido all’università, per tutte e tutti; assumendo, cioè, il diritto universale al sapere come carico di una fiscalità generale realmente progressiva e come parte di un patto tra le generazioni”.
  • No all’alternanza scuola-lavoro.
  • Educazione sessuale e affettiva durante tutto il percorso della scuola dell’obbligo, “per contrastare a monte quegli stereotipi di genere che sono la causa di bullismo, misoginia, abilismo e violenze di ogni tipo”.
  • Riduzione a un massimo di 15 alunni per classe e il recupero di spazi pubblici per le nuove aule.
  • Obbligo scolastico esteso a 18 anni.
  • “Assunzione di un numero molto più ampio di docenti a tempo indeterminato, stabilizzando coloro che insegnano precariamente da più tempo”.
  • Riapertura dell’accesso di massa all’università.

Economia e lavoro

  • Salario minimo di 10 euro all’ora.
  • Difesa e rafforzamento del reddito di cittadinanza.
  • Adozione di un piano straordinario per l’occupazione femminile e politiche e misure efficaci per le imprese femminili.
  • Pensioni minime a 1000 euro.
  • Sì al ddl Concorrenza.
  • “Sistema in cui a cadenza almeno semestrale si proceda automaticamente ad alzare i salari e le pensioni in proporzione alla crescita dell’inflazione”.
  • Abolizione dell’IMU e dell’imposta di bollo sugli investimenti, per adottare un’imposta patrimoniale.
  • Aumento della tassazione sui patrimoni superiori a 5 milioni di euro.
  • “Piano Nazionale per la Prevenzione Infortuni sul Lavoro, allo scopo di arrivare entro la legislatura a triplicare il numero delle attuali ispezioni”.

Diritti

  • “Contraccezione, aborto, esami ed eco in gravidanza devono essere realmente a disposizione in forma gratuita nei Consultori”.
  • Sì allo Ius Scholae e allo Ius Soli.
  • Legalizzazione della cannabis.
  • Sì alla legge sul fine vita.
  • Lotta all’omotransfobia ed estensione dei diritti e doveri delle coppie eterosessuali anche alle coppie dello stesso sesso: matrimonio egualitario, accesso alle adozioni e ai percorsi di procreazione medicalmente assistita.
  • Disegno di legge che permetta ai fuori sede di esercitare il diritto al voto.

Beni comuni

  • “Extraprofitti dei colossi energetici tassati al 100% e restituiti alle lavoratrici e ai lavoratori con una elargizione straordinaria di 1.200 euro a famiglia”.
  • No al nucleare, trivelle e termovalorizzatori: timida apertura verso la realizzazione di nuovi rigassificatori.
  • Fabbisogno energetico coperto al 100% dalle fonti rinnovabili entro il 2035.
  • “Piano straordinario per il trasporto pubblico locale”: affrontare le carenze di infrastrutture e mezzi; ampliare e mettere in sicurezza percorsi ciclabili e pedonali; digitalizzare tutti i servizi di mobilità; offrire tariffe agevolate e incentivi all’utilizzo delle alternative all’auto privata.
  • Trasporti pubblici locali e treni regionali gratuiti per gli Under 30.
  • Legge per il clima rispetto a obiettivi vincolanti.
  • Piano industriale per la mobilità elettrica al 2030 che punti a un obiettivo di veicoli elettrici circolanti di almeno 10 milioni di unità, con 100 mila punti di ricarica pubblica.
  • Sì al tetto al prezzo del gas in via temporanea.
  • Miglioramento della rete idrica.

Politica estera

  • Europeismo: L’UE è uno spazio politico da difendere, approfondire e cambiare. Nessun riferimento alla NATO.
  • No all’invio delle armi in Ucraina: va “riaperta la strada del confronto diplomatico con determinazione e convinzione, prima che sia troppo tardi”.
  • No all’aumento delle spese militari.
  • Nascita di una politica estera e di difesa comune all’interno della UE.
  • Rimodulazione del PNRR per agevolare gli investimenti green e, in particolare, quelli relativi al trasporto pubblico.

Politiche sanitarie

  • Piano di rafforzamento strutturale del personale medico dipendente, con l’assunzione di complessivi 40 mila operatori in tre anni.
  • Assunzione straordinaria di psicologi e specialisti della salute mentale nei sistemi sanitari pubblici territoriali, convenzionati o che garantiscano un costo di prestazione calmierato.
  • Nessun riferimento alla gestione di un’eventuale nuova ondata di Covid-19, al green pass o all’obbligo vaccinale.

Riforme costituzionali proposte

Una legge sul fine vita che ascolti le disperate richieste di tante e tanti di poter mettere fine alla propria vita con dignità.

Considerazioni

“+ Medici e insegnanti – armi”, scrive Nicola Fratoianni in un post sui profili social di Sinistra Italiana. Il riferimento è all’aumento delle spese militari e all’invio di armamenti in Ucraina, riguardo cui Fratoianni ha assunto una posizione contraria. Peccato per lui, e per la lista con i Verdi (guidata da Bonelli), che tutti gli altri partiti della coalizione di centro sinistra la pensino diversamente. +Europa afferma nel suo programma che “la resistenza ucraina deve essere finanziata e sostenuta anche con l’invio di armi”, mentre Impegno Civico ribadisce che “l’Italia farà la sua parte nel supporto militare, economico e politico all’Ucraina”. Enrico Letta, guida del partito a cui secondo gli accordi di coalizione sono toccati circa i 2/3 dei seggi uninominali, si è sempre detto favorevole all’invio di armi a Kiev, ribadendo alla trasmissione Forrest su Rai Radio 1 che è giusto proseguire «finché continua l’aggressione russa».

Un altro tema che negli ultimi mesi ha diviso Pd, Impegno civico e Più Europa da Sinistra italiana è stata la richiesta di adesione alla NATO avanzata da Svezia e Finlandia a inizio agosto. L’approvazione ha avuto il via libera dall’Italia, con Fratoianni tra i parlamentari contrari. Il leader di Sinistra italiana aveva motivato la sua decisione ricordando l’iniziale opposizione del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che ha condizionato il suo via libera al tradimento nei confronti dei curdi da parte dell’Occidente. I rappresentanti di Pd, +Europa e Impegno Civico hanno invece votato a favore dell’entrata di Finlandia e Svezia nell’Alleanza.

Visioni diverse anche sull’appoggio al governo Draghi e alla questione ambientale, con particolare attenzione ai termovalorizzatori e ai rigassificatori. Se su questi ultimi ci sono dei margini per un compromesso, riguardo ai primi Verdi-SI ha ribadito la sua contrarietà, remando contro le intenzioni della coalizione. In questo clima di discordia generale, il 12 settembre, durante il confronto con la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ospitato dal Corriere della Sera, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha detto che, in caso di vittoria del centro sinistra alle elezioni del 25 settembre, il suo partito non intende formare un governo insieme ai suoi alleati di Sinistra italiana e di Europa Verde. «Con Fratoianni e Bonelli noi abbiamo fatto un accordo per la difesa della Costituzione, un accordo elettorale», ha detto Letta. Tradotto: siamo di fronte a una mossa per sottrarre voti alla destra, che poco ha a che fare con lo spirito con cui dovrebbero, almeno in linea teorica, costituirsi le alleanze politiche.

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