Durante il colloquio telefonico tenutosi ieri nel tardo pomeriggio tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è stato ribadito il supporto di Roma a Kiev nella guerra con la Russia. Un incontro al sapore di passaggio di consegne per Meloni che, forte della vittoria alle elezioni, verrà con ogni probabilità incaricata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formare il proprio governo nelle prossime settimane. Secondo quanto riferito da una nota diffusa da FdI a margine del colloquio, “Zelensky si è congratulato con Meloni per la vittoria alle elezioni politiche e ha formulato l’auspicio che possa recarsi quanto prima a Kiev”, mentre la leader del partito ha confermato “pieno supporto alla causa della libertà del popolo ucraino” e “ribadito che la recente dichiarazione di annessione da parte della Federazione russa non ha alcun valore giuridico e politico”.
Supporto a Kiev, condanna alle azioni di Putin – tra cui la dichiarazione di annessione di quattro regioni ucraine – e impegno diplomatico. Così potrebbe riassumersi il colloquio telefonico tra Zelensky e Meloni, che il 30 settembre scorso, a pochi giorni dalla vittoria elettorale, aveva dichiarato: «Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell’intero continente europeo». Il colloquio con il presidente ucraino segna per Meloni una doppia continuità, sia relativamente al programma elettorale sia per quanto riguarda la trasformazione politica che ha portato la leader di Fratelli d’Italia a riporre in un cassetto le tesi anti-europeiste per abbracciare il supporto e la cooperazione comunitaria (oltre che atlantica).
Interessante sottolineare la contraddizione relativa alla diplomazia presente nel colloquio telefonico tra Zelensky e Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha infatti sottolineato “il suo impegno per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione del conflitto”; peccato che qualche ora prima il presidente ucraino aveva ratificato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre in cui si afferma “l’impossibilità di negoziare con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e la necessità di rafforzare la capacità di difesa dell’Ucraina”. Tempismo perfetto per il ministro della difesa Lorenzo Guerini che ha presentato al COPASIR il quinto decreto con il quale il governo italiano autorizza un nuovo invio di mezzi militari e armi a Kiev.
[di Salvatore Toscano]
Grazie S.T.
Il tenore dei vostri commenti (alcuni veramente illuminati) mi portano a ripetere che in questo paesaggio disastroso dove la finanza manovra, affossa, distrugge e svende (per poi, appunto, ricomprare)…c’è un aspetto positivo. La consapevolezza sta aumentando.
Mai come ora ci sono stati tanti segnali che indicano che molte persone stanno comprendendo la realtà. Oppure iniziano a dubitare della narrazione ufficiale.
Per accendere un grande fuoco si parte da un fiammifero.
Se non c’è troppo vento.
Certamente, ma come si è visto per le vessazioni in ambito vaccinale, ci vuole anche tanta forza per disobbedire: quanta forza possono avere per lottare dei risvegliati cresciuti nell’agio tutto sommato dell’Italia degli ultimi 30 anni, a merendine industriali e TV spazzatura (aggiungiamo ora smartphone e altre diavolerie)? Quanto dovrà peggiorare la situazione sociale ed economica per forgiare una classe di risvegliati capace di combattere (senza violenza) con qualche possibilità di riuscita? Come gestire quelli che ancora non vedono e che quando vedranno probabilmente reagiranno con violenza, ostacolando l’evoluzione globale? Come andare oltre l’individualismo sfrenato che caratterizza il nostro popolo, rendendoci difficile ogni processo evolutivo? Tante domande cui non è facile rispondere. E pensare che basterebbe accendere una lampadina nella coscienza di ciascuno, per risolvere ogni problema, istantaneamente. Lavorare sulla testa, sulla consapevolezza delle persone, come fa una informazione Indipendente, è fondamentale, ma chiaramente ognuno di noi deve anzitutto lavorare su sè stesso, fortificarsi, diventare l’incarnazione di principi etici e positivi e con ciò trascinare naturalmente le persone attorno a lui nella costruzione di un nuovo mondo, che, attenzione, già esiste, in modo parallelo: andrebbe solo nutrito, rinforzato, in modo che possa essere la scelta preferita da sempre più persone.
Che fosse una piccola pedina al servizio dei nostri padroni si sapeva già. Nulla di nuovo.
Vi ė poco da sperare perché oramai è chiaro che l’Italia non è popolo sovrano. Chi dirige e detta le regole del governo sono gli USA e i potentati e corrotti politici europei. Le votazioni sono solo una farsa ed una illusione utile solo al POTERE VERO che deve apparire democratico grazie all’informazione main stream sempre pronta a raccontare solo ciò che serve a non modificare lo stato delle cose.
È un gioco perverso per deprimere i mercati per poi farli ripartire. Ma è un gioco al limite del baratro. Quindi siamo costretti a sperare…
Zelensky ha appena annunciato che andrà avanti con la guerra senza possibilità di mediazione fino alla vittoria. Ma non credo proprio che l’Europa possa seguirlo in un simile progetto.
La Meloni era ed è parte del sistema vista anche la “feroce” opposizione che ha svolto.
Tanto si continua a fare l’interesse USA e a ricevere ordini dalla UE per cui direi che nulla cambierà nel breve e medio termine
Alla fine gli alberi votarono ancora per l’ascia……E’ una parte di un motto turco che nno ho sdoganato io ma mi piece ripeterlo perchè è aderente alla realtà
… perchè, avendo il manico di legno, sembrava una di loro.
Chi credeva in un cambio di rotta la disillusione è esplicita. Sono cambiati gli attori, ma la “FARSA” è sempre la stessa………. Siamo messi molto, ma molto male. Non ci rendiamo conto dove ci stiamo buttando…..
Lanciati come pazzi verso la terza guerra mondiale, senza un momento di riflessione.
Sotto questo punto di vista l’Agenda Draghi continua a fare e farci male, ahimé.