lunedì 4 Novembre 2024

Oggi la 24 ore per Assange: ecco gli appuntamenti e come seguirla online

È cominciata in tutto il mondo la maratona di 24 ore consecutive con cui oggi, 15  ottobre, decine di città saranno interessante da iniziative, eventi pubblici, proteste e manifestazioni per chiedere la liberazione di Julian Assange, giornalista, fondatore di Wikileaks, che per avere svelato documenti segreti testimonianti le malefatte dei governi occidentali, in primis quello statunitense, è detenuto nel Regno Unito in attesa di essere estradato negli Stati Uniti dove rischia una condanna fino a 175 anni di carcere.

Gli eventi si svolgono in oltre 50 città di tutto il mondo e i promotori dell’iniziativa hanno reso disponibile una mappa interattiva che permette di localizzare le iniziative ottenendo rapidamente dettagli per ognuna di esse. Gran parte delle manifestazioni avverranno in Italia, madrepatria della maratona: da Nord a Sud, la Penisola offrirà la bellezza di 32 eventi a cui parteciperanno attivisti, giornalisti del calibro di Giuseppe Giulietti (segretario generale di FNSI) e artisti come Vincenzo Vita (Articolo 21), il vignettista Vauro e il comico Alessandro Bergonzoni. Non mancheranno all’appello il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, il sindaco di Pinerolo, che ha concesso la cittadinanza ad Assange e il medico e attivista Vittorio Agnoletto.

La maratona è trasmessa anche in diretta video sui canali YouTube di Pressenza Italia, di Terra Nuova Edizioni e sul canale Twitch di Ottolina TV.

Decine le iniziative in tutto il mondo, quasi tutte le regioni italiane sono interessate da almeno un appuntamento

«Julian Assange è un uomo, un giornalista che ha rivelato i crimini e i criminali delle guerre in Afghanistan e in Iraq degli Stati Uniti. Julian Assange per questo è stato punito, è stato ingiustamente incarcerato e imbavagliato, gli è stato impedito di fare informazione. Mentre i crimini e i criminali sono impuniti e assolti, Julian Assange rischia di essere estradato negli Stati Uniti e condannato a morte con 175 anni di carcere». Così si apre l’appello lanciato dall’agenzia stampa internazionale Pressenza, che la redazione de L’Indipendente ha sposato con convinzione, aderendo al comitato promotore dell’iniziativa.

Tutte le iniziative saranno collegate da una diretta e all’unisono faranno passare un messaggio forte e chiaro: “Julian libero!”

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