venerdì 22 Novembre 2024

Cagliari: le proteste dei cittadini fermano gli abbattimenti dei volatili

Dal comune di Cagliari giunge una buona notizia per il rispetto e il benessere animale: gli abbattimenti di volatili nel parco di Monte Urpinu non saranno più consentiti. Una decisione, ha spiegato il sindaco della città sarda, nata dopo che il focolaio di avaria scoperto nel parco non rappresenta più un serio pericolo. Fondamentale per salvare la vita degli animali l’intervento deciso di cittadini e associazioni, che nei giorni scorsi hanno manifestato pacificamente e presidiato il parco urbano di Monte Urpinu.

Dal 4 novembre il parco sardo era stato blindato per scongiurare la diffusione dell’influenza aviaria, malattia causata da un virus dell’influenza di tipo A e in grado di contagiare qualsiasi specie di uccello. Prima del focolaio, Monte Urpinu ospitava oltre 300 volatili tra cui pavoni, polli, anatre, oche, ma ora sono circa 60 gli esemplari superstiti e si prevede di riaprire il parco quanto prima senza gli animali rimasti, che saranno messi in quarantena.

Il caso nel parco ha avuto inizio ad ottobre, quando a Monte Urpinu sono state segnalate alcune anomalie, con diversi esemplari trovati senza vita. Le successive verifiche e le analisi delle carcasse hanno portato a comprendere che l’origine del problema fosse relativo all’Influenza aviaria ad alta patogenicita’ (Hpai), comunque poco rischiosa per l’essere umano. Il focolaio è stato probabilmente causato dalle migrazioni invernali e ha spinto l’Asl ad agire quanto prima per scongiurare una diffusione che rischiava di divenire incontrollabile, attenendosi a un regolamento europeo del 2021 che categorizza l’aviaria come malattia contro la quale agire immediate con misure di eradicazione.

Per quanto l’Asl 8 di Cagliari abbia trovato modo di spiegare il perché degli abbattimenti, secondo alcuni cittadini e gruppi animalisti di alternative ne esistevano a iosa. Pur di non sopprimere gli animali infetti, gruppi quali la Lav di Cagliari avevano proposto l’isolamento degli esemplari risultati positivi, con tanto di cittadini offertosi per aiutare e pronti a costruire apposite voliere per ospitare gli uccelli.

Gran parte degli esemplari sono comunque stati abbattuti, nonostante alcuni attivisti siano anche entrati nel parco blindato nel tentativo di garantire sostentamento ai pochi volatili rimasti in vita.

Per quanto ormai più di 200 uccelli siano morti per mano dell’uomo le azioni dei manifestanti sono state finalmente ascoltate. Lo stop degli abbattimenti è ufficiale, ma la situazione continuerà ad essere attentamente monitorata, come ha dichiarato il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Non rimane che sperare in una completa guarigione delle creature sopravvissute e prendere esempio dai cittadini italiani, ancora una volta in prima linea per garantire il rispetto della natura circostante e la difesa degli esseri viventi in essa immersi.

[di Francesca Naima]

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