L’evento più catastrofico dell’Italia repubblicana, è arrivato nella domenica in cui i Lupi biancoverdi avevano rialzato la testa e iniziato il cammino verso una miracolosa salvezza. Era domenica, era novembre, il 23. Ed era l’ottava giornata di andata del campionato di serie A. Un freddo cane allo stadio Partenio, ospite l’Ascoli. L’Avellino era partito con 5 punti di penalizzazione, per il buco nero del Calcio-scommesse. In panchina c’era Luis Vinicio, uno di quelli che si sedeva in panchina con la cravatta già slacciata, la faccia stravolta e la sigaretta accesa. In campo c’era Juary, il br...
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