I XXV Giochi olimpici e paralimpici invernali si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026 a Milano e Cortina d’Ampezzo. Per garantire la realizzazione del piano complessivo delle opere, il governo Meloni ha deciso di stanziare ulteriori 400 milioni di euro: 120 per il 2024, 140 per il 2025 e altrettanti 140 per il 2026. La spesa futura andrà ad aggiungersi agli attuali 1,9 miliardi di euro fuoriusciti dalle casse pubbliche per finanziare l’evento, nonostante gli iniziali proclami di una manifestazione a costo zero per i contribuenti. I costi preventivati per l’organizzazione sono già raddoppiati e mancano ancora quattro anni all’evento.
«Il turismo deve essere la prima industria italiana ma dobbiamo essere coraggiosi e sfidanti, avere quella visione di medio e lungo periodo che è fondamentale per passare finalmente dalle parole ai fatti», ha dichiarato la ministra Daniela Santanché. Parole che non rassicurano di fronte alle ultime previsioni e al precedente rappresentato dai Giochi di Torino del 2006.
Secondo le prime stime, i costi per la realizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2006 sarebbero stati pari a 500 milioni di euro. Tuttavia, la spesa finale risultò essere di 3,5 miliardi, tra organizzazione e realizzazione delle opere, quasi tutte lasciate poi in uno stato di abbandono in seguito alla conclusione dell’evento. La pista da bob costruita a Cesana, in Val di Susa, è rimasta aperta fino al 2010 senza ospitare alcuna competizione, producendo spese di gestione per mezzo milione di euro. Ad ogni modo, gli incassi totali durante l’evento del 2006 non superarono il miliardo di euro, con buona pace dei contribuenti e delle casse pubbliche. Non a caso i Giochi invernali vengono considerati dagli stessi addetti ai lavori come armi a doppio taglio per i Paesi ospitanti, come dimostra il caso di Torino. Stando ai vari dossier realizzati dal comitato promotore di Milano-Cortina 2026, l’evento dovrebbe creare 20 mila posti di lavoro da qui fino alla sua conclusione, per un giro d’affari di 2,9 miliardi di euro. I costi preventivati sono più che raddoppiati, impattando sulle casse dello Stato, che sarebbe alla ricerca di “ulteriori 550 milioni di euro per necessità finanziarie da recuperare”. Secondo il Piano degli interventi per i Giochi invernali 2022, i costi sarebbero già saliti a 2,68 miliardi, di cui soltanto il 3,5% coperto da privati.
[di Salvatore Toscano]
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