martedì 5 Novembre 2024

Il governo cileno intende aprire un’ambasciata in Palestina

Il presidente cileno Gabriel Boric ha annunciato, nel corso di una cerimonia ospitata dalla comunità palestinese di Santiago, la decisione di aprire un’ambasciata cilena nei Territori occupati palestinesi. Il governo non ha per il momento fornito ulteriori dettagli riguardo il luogo in cui sorgerà l’ambasciata o le tempistiche di realizzazione del progetto, ma la decisione ha immediatamente riscosso il plauso delle istituzioni palestinesi.

A confermare le intenzioni del governo è stata la ministra degli Esteri cilena Antonia Urrejola, che ha specificato come il Cile continui a riconoscere sia la Palestina che Israele come Stati legittimi. Tale decisione «afferma la posizione di principio del Cile e del suo presidente a sostegno del diritto internazionale e del diritto del popolo palestinese a stabilire il proprio Stato indipendente» ha sostenuto il ministro degli Affari esteri e degli Espatriati palestinese il quale, secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA, ha “elogiato fortemente la mossa”. Il presidente Boric ha dichiarato che la decisione intende dare ai palestinesi la rappresentanza che meritano e che è volta a chiedere «il rispetto del diritto internazionale».

Il Cile aveva già aperto, nel 1998, un ufficio di rappresentanza presso l’Autorità palestinese in Cisgiordania e nel 2011 ha riconosciuto ufficialmente la Palestina come Stato, supportandone l’ingresso nell’UNESCO. Lo scorso settembre Boric ha inoltre rinviato il ricevimento delle credenziali del nuovo ambasciatore di Israele in Cile, dopo che le forze israeliane avevano ucciso un giovane palestinese nel corso degli scontri. Israele non aveva apprezzato la decisione, dichiarando che in questo modo i rapporti bilaterali venivano “seriamente” danneggiati.

Le ambasciate estere attualmente presenti in Palestina sono due: quella marocchina, con sede a Gaza, e quella cipriota, con sede in Cisgiordania. Undici, invece, sono i Paesi che hanno consolati presenti nei Territori occupati: Australia, Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, India, Giordania, Olanda, Polonia, Qatar e Sudafrica.

[di Valeria Casolaro]

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