Da quando la Croazia ha adottato la moneta unica il primo gennaio, si registra un forte aumento dei prezzi, in particolare dei generi alimentari e dei servizi. La maggior parte dei rincari pare essere dovuto ad arrotondamenti estranei alla logica della conversione e, dunque, ingiustificati: i cittadini denunciano rincari di pane e burro fino al 30%. Molti commercianti, ristoratori e anche alcune catene di supermercati sono stati accusati dalla stampa di aver approfittato del cambio della valuta. Di quest’avviso è anche il primo ministro Andrej Plenković, che ha annunciato possibili interventi se entro venerdì la situazione non si normalizzerà. Plenković ha detto che il governo dispone di strumenti forti “che non esiterà ad adoperare”. Tra i possibili interventi si parla di aumenti di tasse e imposte mirati, abolizioni di sussidi per gas ed energia o anche il congelamento di prezzi per centinaia di articoli ai livelli di dicembre.