Alfredo Cospito sta portando avanti da 3 mesi uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione al 41-bis che gli è stata imposta: le sue condizioni sono al limite, tuttavia il ministro Nordio non ha manifestato l’intenzione di intervenire. Nei giorni scorsi Nordio aveva infatti sottolineato come non fosse giunta da parte dell’avvocato dell’anarchico nessuna richiesta formale di revisione della misura ma, anche una volta che questa è stata recapitata, nulla si è mosso. L’avvocato ha quindi reso pubbliche alcune righe scritte da Cospito: “In pieno possesso delle mie capacità mentali mi opporrò con tutte le forze all’alimentazione forzata. Saranno costretti a legarmi nel letto. Dico questo perché ultimamente mi è stata adombrata la possibilità di un T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio). Alla loro spietatezza ed accanimento opporrò la mia forza, tenacia e la volontà di un anarchico e rivoluzionario cosciente. Andrò avanti fino alla fine. Contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. La vita non ha senso in questa tomba per vivi”.