Negli scorsi giorni Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura dell’attuale Governo Meloni, è stato duramente criticato per aver appoggiato la scelta del direttore degli Uffizi, uno dei musei più famosi del mondo per le sue straordinarie collezioni di dipinti e di statue antiche, di aumentare il prezzo del biglietto d’ingresso del museo di Firenze, da 12 a 25 euro (a partire dal primo marzo 2023). «Se una cosa ha un valore, deve anche essere un po’ pagata», ha ribadito il deputato. Una visione che a molti addetti al settore è sembrata piuttosto classista: come se dei beni culturali, in altre ...
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Articolo d’interesse indubbiamente; ma per favore, “spoiler” no, in un testo dedicato alla cultura, per di più…
Dovrebbero cominciare a distinguere gli ingressi tra italiani e stranieri … il biglietto a Parigi o a Londra lo abbiamo già pagato con tutti i beni che ci hanno rubato…
Un adeguamento giustificabile del prezzo del biglietto dovrebbe fare riferimento all’inflazione ufficiale e ad un aumento ponderato di diverse voci di spesa. Un aumento del 20% potrebbe essere sostenibile. Sentir parlare di standard europei è una cosa che fa venire il voltastomaco. Il reddito medio dei Paesi mitteleuropei è superiore mediamente del 30% a quello italiano. 25 € sono un furto. Personalmente non entrerò in nessun museo italiano che praticherà queste tariffe.