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I portuali di Genova chiamano tutti a una grande manifestazione per la pace il 25 febbraio

I portuali del CALP (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali) di Genova, da anni impegnati nel contrasto al traffico di armi nel porto del capoluogo ligure, hanno indetto per il 25 febbraio prossimo una mobilitazione antimilitarista e pacifista contro la guerra in Ucraina. La data non è scelta a caso: proprio il 25 febbraio, infatti, è previsto l’arrivo nel porto della nave Bahri, la “nave delle armi” [1], contro la quale i portuali genovesi hanno già in precedenza intrapreso iniziative di protesta (e per via delle quali sono già stati coinvolti in procedimenti giudiziari). “A un anno dall’inizio della guerra, pensiamo che sia condivisa da tutti e tutte l’urgenza di dare una rappresentanza concreta, non solo virtuale, a tutti coloro che non vogliono che questa guerra continui, a tutti coloro che rifiutano l’escalation bellica che non accenna a fermarsi” e le cui “motivazioni di fondo vanno ricercate nella crisi generale di un sistema di accumulazione capitalista in crisi profonda” hanno scritto in un comunicato.

Il comunicato del Comitato dei portuali [2]

“Oggi è il momento di dire basta. Oggi è il momento di indicare i nostri nemici di cui il Governo Meloni è il rappresentante nel nostro paese. In perfetta continuità con il precedente governo Draghi e le con le forze politiche che lo sostenevano. L’opposizione alla guerra, alla vendita di armi non può che partire da noi, non può che partire dai lavoratori. Durante l’assemblea abbiamo detto con forza che il percorso che ci porterà al 25 febbraio dovrà essere un percorso condiviso da tutti. Nei prossimi giorni (intorno alla metà di febbraio) riconvocheremo tutti e tutte per delineare il percorso” riporta il comunicato. A confermare [3] la presenza alla mobilitazione sono già state diverse realtà quali il centro sociale Zapata di Genova e l’Askatasuna di Torino, Rifondazione comunista, Potere al popolo, Rete dei comunisti, Unione popolare e sindacati di base quali USB. Proprio il coordinamento nazional porti di USB ha annunciato uno sciopero generale per quella data.

[di Valeria Casolaro]