martedì 23 Luglio 2024

Carcere: un detenuto su tre è colpito da disturbi mentali

Secondo un rapporto commissionato dall’OMS, che ha analizzato 36 Paesi dell’Unione europea, oltre il 30% dei detenuti (su una popolazione totale di circa 600 mila) soffre di disturbi della salute mentale, a fronte di una comprovata mancanza di servizi di tutela della stessa. A peggiorare il quadro vi sarebbe l’alto tasso di sovraffollamento registrato, che riguarda uno Stato ogni cinque. Secondo quanto suggerito dalla relazione, andrebbero quindi prese in considerazione misure alternative alla detenzione per i reati di minore entità che non costituiscono un grave pericolo per la società e per i quali esistono soluzioni alternative anche maggiormente efficaci.  “L’incarcerazione non dovrebbe mai diventare una condanna a una salute peggiore” scrive il rapporto. La causa di morte più comune nella carceri d’Europa si conferma il suicidio, con un tasso molto più alto rispetto al resto della popolazione. Per quanto riguarda l’Italia, il tasso di suicidi è di 15 ogni 10 mila detenuti, a fronte di una media di 0,67 tra la popolazione libera.

Ultime notizie

Trentino, il TAR ferma Fugatti: no all’abbattimento dell’orsa KJ1

Accogliendo le istanze avanzate da varie associazioni animaliste, il TAR di Trento ha impartito lo stop alla seconda ordinanza...

L’Italia e altri sette Paesi vogliono cambiare la strategia europea in Siria

Il ministro degli Esteri Tajani, insieme agli omonimi di Austria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Slovacchia e Slovenia, ha...

Rojava: la rivoluzione del Kurdistan siriano compie dodici anni

Il 19 luglio del 2012, la popolazione di Kobane (cittadina di meno di 50 mila abitanti situata nel nordest...

Acqua contaminata da batteri, pesticidi e Pfas: Nestlé nella bufera in Germania

Si allarga lo scandalo sull'acqua Nestlé nel continente europeo. In seguito alle indagini aperte in Francia su casi di...

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI