lunedì 4 Novembre 2024

Genova, in migliaia contro la guerra: la Digos ferma il treno dei manifestanti

Sono centinaia le iniziative che hanno avuto luogo in tutta Italia nel fine settimana per chiedere la fine del conflitto in Ucraina e lo stop all’invio di armi a Kiev. Il corteo più numeroso, con alcune migliaia di persone a prendervi parte, è stato quello di Genova contro il transito di armi che avviene nel porto cittadino. Convocato dai portuali genovesi, vi hanno preso parte studenti, operai, attivisti afferenti a varie realtà e i sindacati di base SI COBAS e USB, oltre a Rifondazione, Potere al Popolo, Unione Popolare e Uniti per la Costituzione. È la prima volta in cui un corteo riesce ad attraversare l’area portuale di Genova, il cui ingresso è in genere consentito solamente agli addetti ai lavori. Nonostante la manifestazione, come tutte le altre svoltesi nel corso del week end, sia stata pacifica, i manifestanti hanno denunciato il blocco da parte della Digos di un treno carico di persone dirette al corteo.

“Questo è lo stato della democrazia del nostro paese – il supposto modello di libertà che la nostra classe politica vorrebbe esportare nel mondo – dove le forze dell’ordine decidono arbitrariamente di ostacolare la libera partecipazione a iniziative pacifiste, dato che a quanto pare non può essere messa in discussione la linea politica guerrafondaia occidentale” si legge nel comunicato diffuso dalla sezione torinese di Potere al Popolo. Il treno è stato lasciato partire intorno alle 12.30. Numerose altre iniziative hanno potuto contare su una forte partecipazione cittadina: a Milano italiani e ucraini sono hanno sfilato in corteo per la città intonando l’inno nazionale ucraino, per fermarsi di fronte ai gradini del Duomo. Corteo molto partecipato anche a Roma, dove a reggere lo striscione di Europe for Peace vi erano, tra gli altri, il segretario della CGIL Maurizio Landini e il sindaco Roberto Gualtieri. Nella capitale si è anche svolta, in serata, una fiaccolata che ha percorso via dei Fori Imperiali per arrivare fino in piazza del Campidoglio. Anche a Niscemi, in Sicilia, centinaia di persone si sono ritrovate, nonostante il maltempo, per manifestare contro la guerra e contro la militarizzazione del territorio e delle scuole siciliane. Migliaia di persone in piazza anche a Napoli, dove il corteo è stato organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, insieme al Comune di Napoli e all’Arcidiocesi.

[di Valeria Casolaro]

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1 commento

  1. Sarebbe ora di scindere il concetto di Ucraina: Da un canto gli UCRAINI, carne da macello che Zelensky (e i suoi sostenitori da Biden a tutti i politici europei), corrotto e corruttore di primo grado, I politici che offrono sostegno a un corruttore sono dei collusi.

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