giovedì 21 Novembre 2024

Nei mari della Sicilia è in corso una maxi esercitazione della NATO

Nelle scorse ore è iniziata “Dynamic Manta 2023”, la maxi esercitazione annuale della NATO al largo delle coste siciliane che vede impegnati unità da guerra, sottomarini (anche nucleari), cacciabombardieri e droni. I Paesi coinvolti, oltre all’Italia, sono Regno Unito, Grecia, Turchia, Canada, Spagna, Stati Uniti, Francia e Germania. Come riporta il Comando navale della NATO l’esercitazione, che si concluderà il 10 marzo, «ha lo scopo di fornire a tutti i partecipanti un addestramento complesso per rafforzare l’interoperabilità e le competenze nella conduzione di attività belliche anti-sottomarini e anti-navi di superficie». Le autorità hanno raccomandato a tutto il traffico nelle vicinanze di prestare adeguata attenzione nei prossimi dieci giorni, durante i quali la NATO simulerà varie battaglie navali nel Mediterraneo.

Sin dal 2013 Dynamic Manta rappresenta una delle più importanti e complesse esercitazioni antisommergibile della NATO. Quest’anno saranno cinque i sommergibili impiegati, appartenenti alle Marine di Grecia, Italia, Turchia e Stati Uniti. I battelli si addestreranno con le unità di superficie, dunque navi ed elicotteri forniti dagli altri Paesi membri coinvolti nell’operazione. L’area interessata si estende dal suolo a FL90 ad est della Sicilia comprese anche le regioni di informazione di volo (FIR) di Atene e Malta e nel Tirreno, tra la Sicilia e la Sardegna.

Si tratta della prima esercitazione NATO ospitata dall’Italia nel 2023. Lo scorso ottobre era stata Cagliari a svegliarsi in assetto da guerra, con portaerei, incrociatori, corvette e sommergibili nell’ambito dell’operazione “Mare Aperto 22-2”. Allora, così come nelle scorse ore, la cittadinanza ha fatto sentire la propria voce protestando nei confronti di tali esercitazioni militari che, tralasciando il fattore geopolitico, preoccupano per i danni all’ambiente e alla salute. Lungo il perimetro della base di Sigonella sono apparsi diversi manifesti che recitano: “Fuori dalla Sicilia le basi militari angloamericane emblema della cosiddetta “esportazione della democrazia!”.

[di Salvatore Toscano]

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4 Commenti

  1. Fornire armamenti a paesi non UE e non NATO, come l’Ucraina, rappresenta un’intromissione in affari di paesi Terzi. I presidenti dei paesi UE e i loro governi stanno giocando sporco! I cittadini cominciano a prendere coscienza delle conseguenze gravi che questi giochi stanno determinando sulla loro futura incolumità.

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