In un video diffuso dalle autorità russe è presente la confessione dell’autrice della statuetta-bomba che ha ucciso il reporter russo Vladlen Tatarsky ieri a San Pietroburgo: si tratta di Daria Trepova, ventiseienne russa considerata vicina all’oppositore del cremlino Alexey Navalny. Secondo il Comitato antiterrorismo di Mosca l’attentato sarebbe stato “pianificato dai servizi segreti ucraini” e condotto in collaborazione con “persone che collaborano con la cosiddetta fondazione anti-corruzione di Navalny”. Pronte le smentite di entrambe le parti chiamate in causa, con il gruppo di Navalny che accusa Putin di aver bisogno di creare un nemico interno per mantenere il potere.