martedì 3 Dicembre 2024

L’Ungheria autorizza la delazione per denunciare le coppie omosessuali con figli

Il Parlamento ha approvato un disegno di legge destinato a fare discutere e ad allungare nuove ombre sul rispetto dei diritti civili nel Paese magiaro. La norma consente ai cittadini di denunciare alle autorità, in modo anonimo, le famiglie omogenitoriali: chiunque avrà il sospetto o saprà per certo che due persone dello stesso sesso stanno crescendo insieme uno o più figli sul territorio ungherese, potrà immediatamente segnalarlo a chi di dovere. Un vero e proprio invito alla delazione che rimanda agli operati portati avanti dalla polizia morale nelle autocrazie.

Una misura ‘coerente’ con quanto previsto dalla legge nazionale, modificata costituzionalmente nel giugno 2020, e per cui può essere considerata famiglia solo quella composta da una donna e da un uomo. Quindi divieto assoluto, per le coppie dello stesso sesso – così come per le persone single – di sposarsi e di adottare, visto che la normativa specifica inoltre che «la madre è una donna, il padre un uomo». Denunciare chi starebbe violando tale principio, di fatto significa per il premier ungherese Viktor Orbán, difendere il «ruolo costituzionalmente riconosciuto del matrimonio e della famiglia» e quanto previsto dalla controversa «legge sulla protezione dell’infanzia».

Un modello di famiglia, questo, difeso e considerato l’unico non solo sul territorio ungherese, ma anche, per certi versi, su quello italiano. Il leader della Lega Matteo Salvini, infatti, lo scorso agosto aveva definito quella promossa da Orbán come «la legge più avanzata per la famiglia». Un pensiero non condiviso dal resto dell’Unione europea. Sono stati 15 i Paesi UE che si sono aggregati nella causa legale intentata dalla Commissione Europea contro l’Ungheria, concernente la legge sulla protezione dell’infanzia approvata dal Parlamento di Budapest nel giugno 2021. A prendere parte alla più grande procedura sulla violazione dei diritti umani mai portata davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea ci saranno Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Austria, Irlanda, Danimarca, Malta, Spagna, Svezia, Finlandia, Slovenia, Francia, Germania e Grecia, che agiranno come parti terze insieme al Parlamento europeo. Lo Stato italiano è l’unico tra i grandi d’Europa a non figurare nella lista.

La legge ungherese nel mirino dei Paesi dell’Unione, presentata al Parlamento da Fidesz, il partito di destra nazionalista di Viktor Orbán, oltre a trattare i temi sopra citati, trova il suo focus nella battaglia più generica contro la “promozione dell’omosessualità” e si sostanzia nel divieto di lezioni, film e libri reputati “a contenuto Lgbt” ai minori di 18 anni. «Al fine di garantire la protezione dei diritti dei bambini – recita il testo – la pornografia e i contenuti che raffigurano la sessualità fine a se stessa o che promuovono la deviazione dall’identità di genere, il cambiamento di genere e l’omosessualità non devono essere messi a disposizione delle persone di età inferiore ai diciotto anni».

Nel luglio del 2021, la Commissione aveva avviato una procedura d’infrazione contro l’Ungheria, che secondo Bruxelles non aveva fornito risposte soddisfacenti. E che, soprattutto, aveva mantenuto la barra dritta sui contenuti della legge, che non è stata ritirata né modificata. Un anno dopo, quindi, la Commissione è passata ai fatti, avviando un’azione legale alla Corte di giustizia europea (CGE), organismo che può imporre modifiche alla legislazione nazionale degli Stati membri. Secondo i ricorrenti, la legge ungherese violerebbe nello specifico le direttive sui servizi nel mercato interno e sui media audiovisivi, la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e l’articolo 2 del Trattato sull’Ue, incentrato sul rispetto dei diritti umani e sul principio di non discriminazione.

[di Gloria Ferrari]

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7 Commenti

  1. Purtroppo E’ VERO che un bambino ha bisogno della figura materna e della figura paterna, e nulla c’entra l’amore. Una coppia formata da persone dello stesso sesso è UGUALE a un single che adotta. E il bambino NON è nella condizione ideale. Nulla vale il confronto tra due etero violenti e due gay (o un single) non violenti perchè i paragoni si fanno a parità di condizioni. Io ho conosciuto diverse persone rimaste ORFANI di un genitore da bambini e hanno avuto un vuoto SENTIMENTALE per tutta la vita. Nonostante il genitore superstite li amasse con tutto il cuore!!

  2. Non credo.
    É sì vero (Istat 2011) che una maggioranza é (era ?) contraria alle adozioni per le coppie omossessuali. Ma non credo che la maggioranza si schiererebbe per questo tipo di delazione ! Con le nostre leggi è possibile e doveroso denunciare all’occorrenza maltrattamenti ai bambini di qualsiasi coppia o communità; ciò è necessario e sufficiente. Ma perché spaccare famiglie in cui dei bambini crescono felici? Per fargli fare una vita grama tra affidamenti e rimpalli ?

    • A parte che quello che hai detto è una cazzata, e comunque la maggioranza non ha ragione a prescindere. Fortunatamente le persone come lei e come lei e come il fascistoide Zanetti nel commento sopra sono bravi a parlare ma, nei fatti, si sporcherebbero le mutande alla prova dei fatti. Patetici…

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