La Corte di giustizia Ue ha decretato illegittima la pratica di rinnovo automatico per mezzo della quale l’Italia ha gestito le assegnazioni delle concessioni demaniali marittime, in quanto la direttiva Bolkestein “si applica a tutte le concessioni di occupazione del demanio marittimo, a prescindere dal fatto che esse presentino un interesse transfrontaliero certo”. Viene confermato quindi l’obbligo di riassegnazione tramite gare pubbliche, ma con una certa apertura sul tema della scarsità delle risorse naturali, ipotizzando in merito “un approccio generale e astratto, a livello nazionale, e un approccio caso per caso, basato su un’analisi del territorio costiero del comune in questione”.