sabato 23 Novembre 2024

Le oltre 40 guerre che non sono in Ucraina (e di cui nessuno parla)

A più di un anno dal suo scoppio, ad oggi l’attenzione della comunità internazionale sulla guerra in Ucraina è ancora piuttosto alta. Bene, visto che è anche grazie all’intensa copertura giornalistica che il Paese a cui la Russia di Putin ha dichiarato guerra sta ricevendo ampi contributi in denaro e aiuti da parte dell’Europa e non solo. Se parlare di una crisi e raccontarla con costanza significa ottenere questi risultati, ben vengano articoli, approfondimenti e reportage. Il problema sorge quando il mondo spalanca gli occhi da una parte e li chiude dall’altra, ignorando di fatto che in tutt...

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9 Commenti

  1. Quanto è stato scritto nell’articolo è veritiero
    Raccontare le malefatte Usa non è di parte, sono cose che fanno. Piuttosto, avrei voluto leggere lo scritto di Chomsky ma non ho potuto perché era in inglese.
    Per favore non pubblicate articoli in inglese: abbiate la compiacenza di tradurli in italiano. Siamo in Italia!

  2. I commenti di questo articolo sono invece nettamente di parte. Ma voi altri pensate che ci sia solo l’America ad essere il male assoluto? Come se la Russia la Cina ed altre nazioni pensassero solo al bene degli altri. Qui ognuno fa i loro giochi. Se ci rimettiamo noi significa che ci ha guadagnato qualcun altro e viceversa. Si combatte per le risorse qualsiasi esse siano, ed esse sono sempre state limitate e per questo si combatte. La russia non è Santa e da sempre sfrutta le risorse dei territori presenti nel suo impero. Se la russia e l’ucraina stipulassero un trattato di pace, io fossi il Kazakistan mi preoccuperei. La Russia tanto quanto gli USA non è da meno con i conflitti (vedi Georgia) la Cina ha cancellato il Tibet. I sauditi lo Yemen. Ed ora gli Stati BRICS si stanno inventando la frottola della dedollarizzazione. Auguri a voi persone da salotto nel capire qualcosa in mezzo a tutto questo casino. Potete rimanere informati quanto volete ma da qualunque fonte attingete saranno sempre e comunque frasi scritte. Se volete capire capite

  3. In qualità di direttore responsabile de L’Indipendente mi assumo la responsabilità per un articolo di parte e che non rispecchia la linea editoriale e di responsabilità del nostro giornale.

    Nella versione originaria dell’articolo (ora corretto) l’autrice aveva scritto una propria opinione non richiesta ed in contrasto con il dovere deontologico che ci siamo dati di presentare notizie e approfondimenti in modo oggettivo, critico e privo di partigianerie. Inoltre veniva presentata – in una forma evidentemente supina e non critica verso la propaganda di parte – Freedom House come una “organizzazione non governativa che conduce attività di ricerca su democrazia, libertà e diritti umani”. Non è così: Freedom House è una organizzazione con sede a Wahington, che riceve fondi dal governo americano, e che da sempre rappresenta una delle propaggini del “soft power” statunitense. Non a caso il rapporto di Freedom House in questione parla di “assenza di democrazia” nei Paesi colpiti da guerre guardandosi molto bene dal sottolineare che in gran parte di quei Paesi ogni tentativo di reale democrazia e sovranità popolare è stato soffocato da ingerenze esterne, americane innanzitutto.

    L’articolo è stato pubblicato senza un’attenta rilettura da parte dei responsabili di redazione, di questo mi scuso con i lettori. Non succederà nuovamente.

    Andrea Legni, direttore de L’Indipendente.

    • Non si è capito… L’articolo è stato corretto e non riletto? Per non notare il pistolotto iniziale pro-guerra pro-Europa e quindi implicitamente pro-Nato e pro-USA??? I quali prima provocano drammaticamente la Russia e poi aiutano con attenzione mediatica, armi ed odio a go-go (mi si scusi il termine) la distruzione, lo sfruttamento e la svendita di un paese amico (Ucraina) ? Begli amici!
      E’ risultato un articolo bifronte (meloniano?) dove gli USA diventano birichini solo nelle altre guerrette sparse per il mondo… Siamo sistemati!

  4. O non sapete nulla della reale situazione che ha portato alla guerra in Ucraina o siete anche voi pro-USA cioè a favore del paese più guerrafondaio del mondo e del fatto che è proprio questo che ha scatenato l’attuale conflitto. Se devo pagare un abbonamento per leggere la stessa propaganda del mainstream evito di rinnovarlo

  5. Aggiungo: vedrete quanti nuovi conflitti come questi (e quanto si incendieranno ancor più quelli già esistenti) con tutte le armi che stiamo mandando in Ucraina e che si disperdono inevitabilmente in giro per il mondo come una nube tossica!

  6. La solita retorica, come quella sull’africa e sulle “persone nere” può servire magari a rabbonire la nostra coscienza ma di concreto fa poco. Sarebbe molto più utile cominciare piuttosto a diffondere universalmente l’idea che bisogna smettere di sfruttare i popoli di zone che per un motivo o per l’altro rivestono interesse per le nazioni ricche e potenti del mondo o per quelle che lo vogliono diventare (come del resto chiedono da tempo gli esponenti dei movimenti popolari di tali zone, africane ma non solo) e lasciare ad esse la piena sovranità, come è giusto che sia.
    Un rilievo che potrebbe sembrare superfluo ma che in realtà, politicamente parlando, è molto importante: nell’articolo si fa riferimento esclusivamente a conflitti Interni, fra fazioni di una determinata nazione, mentre in caso Ucraina vede coinvolte due nazioni. La differenza è sostanziale (anche se “i morti sono sempre morti”). Preciso, onde evitare malintesi, che la mia posizione è fortemente contraria al conflitto ucraino e soprattutto alla posizione dell’occidente, tant’è che mi sono prestato ad aiutare la raccolta firme per i due referendum contro l’invio di armi.

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