Il tempo e il denaro, che da sempre vengono messi da parte e conservati per strutture di difesa in caso di ipotetiche guerre, se la pace è destinata a durare, potrebbero essere utilizzati per procurare casa e cibo a tutti i cittadini.
Salvo rare e particolari situazioni l’orario di lavoro quindi finalmente potrebbe limitarsi, nella maggior parte dei casi, a due ore al giorno più una eventuale altra ora di riserva per perfezionare il lavoro eseguito.
Le rimanenti 21 ore vengono riservate alla vita.
Si riuscirà a riservare così un tempo di libertà dal lavoro di ben sei ore al giorno. Aumentando il tempo libero per tutti di oltre duemila ore l’anno da dedicare alla vita.
Come sostiene Jean-Luc Mélenchon Leader Politico e leader del partito francese La France insoumise: “il tempo libero non è un momento di inattività ma un tempo di cui noi possiamo disporre e decidere noi cosa fare. Vivere, amare, anche non fare nulla, prenderci cura dei nostri cari, leggere poesie, dipingere, cantare, oziare. Il tempo libero è il momento in cui possiamo essere totalmente noi stessi.”
[di Silvano Agosti – Regista, sceneggiatore, poeta e scrittore]
L’ozio, il padre della filosofia. Purtroppo anche dei vizi.
Allora con Stefano Agosti è tornato il Paul Lafargue dell’ Elogio dell’ozio. Benvenuto!