Milioni e milioni di persone nelle piazze. Scioperi, manifestazioni. Blocchi ai porti e ai centri logistici. Cortei notturni. Sabotaggi. Scontri con le forze di polizia. Queste sono le cartoline che ci arrivano incessantemente da Oltralpe, dove con il primo maggio si è conclusa la tredicesima giornata di mobilitazione unitaria contro la riforma delle pensioni imposta dal governo di Macron attraverso il 49.3 (l'articolo che consente l'adozione del progetto senza il voto in Assemblea Nazionale, che può solo presentare mozione di sfiducia) e approvata nella sostanza dal Consiglio Costituzionale i...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.
Ottimo, grazie. Ognuno ha imparato qualcosa. Occorre usare i social per fare conoscere che non è morta la lotta di classe. Dipende da che cosa trasmettono le segreterie sindacali e come coinvolgono i lavoratori.
Non posso azzardare un confronto con l’Italia.a Cgil non è Cgt e un Melenchon non esiste. Concertazione su tutto.
Probabilmente è un problema di mentalità. Infatti la Rivoluzione fu Francese così come il Maggio del ’68. Però, anche grazie alla stampa “indipendente”, ai lock down inutili e dannosi, alla sperimentazione vaccinale obbligatoria, ai fallimenti della scienza ufficiale, alle promesse mai mantenute di qualunque nuovo governo ed all’aumento dell’entropia del sistema, si percepisce anche in Italia un sentore di ribellione. Chi vivrà vedrà…
Bell’articolo. Vivo in Francia e alcuni aspetti mi erano sconosciuti, perché anche qui l’informazione seria te la devi andare a cercare.
Ho proposto per ben due volte a L’INDIPENDENTE di pubblicare una breve biografia degli autori degli articoli, ma non ho mai ricevuto risposta. Del resto siamo in Italia; io sono io e voi siete un ……..
Ci mancherebbe Massimo, se non rispondiamo a tutti e perché le domande sono tante e alcune sfuggono. Ad ogni modo su questo presto ci saranno novità.
Un saluto, Andrea Legni (direttore de L’Indipendente)
Bell’articolo.
Ma che importa a noi il Napoli ha vinto!!!