sabato 2 Novembre 2024

Alluvioni ed altri eventi estremi, ecco perché dipendono dai cambiamenti climatici

Nonostante sia stato dimostrato da alcuni studi che l’alluvione in Emilia Romagna non sia direttamente relazionata al cambiamento climatico, è un fatto ormai scientificamente comprovato che la maggior parte degli eventi meteorologici intensi ne sia invece una diretta conseguenza. Le attività antropiche hanno infatti provocato l’accelerarsi del riscaldamento globale e fenomeni come alluvioni, frane, periodi di siccità o gelate fuori stagione avvengono, negli ultimi anni, con frequenza sempre maggiore. 

L’influenza del clima sul meteo

Tempo meteorologico e clima sono due concetti distinti, su questo non vi è dubbio. Tuttavia, è altrettanto certo quanto questi siano strettamente interconnessi. ll primo si riferisce alle condizioni atmosferiche che si verificano e variano su scale temporali relativamente piccole: in altre parole, è ciò che viviamo quotidianamente in un determinato e circoscritto spazio. Il clima, d’altro canto, è lo stato di equilibrio dei parametri meteorologici che si determina e viene monitorato sulla base di periodi di tempo più lunghi, generalmente decenni. Un dato clima è calcolato come la media di parametri quali temperatura, precipitazioni e vento, ed è il risultato complesso delle interazioni tra i vari strati del Pianeta: atmosfera, idrosfera, criosfera (ghiacci) e superficie terrestre. Laddove una di queste componenti terrestri viene alterata si innesca un meccanismo a catena che modifica le altre prima e il clima nel complesso poi. Un clima diverso, a sua volta, è però responsabile di un meteo diverso. Nell’atto pratico: se un determinato fattore (nel nostro caso le emissioni di gas serra) altera uno strato della Terra (l’atmosfera), si generano dei cambiamenti (aumento delle temperature) che alla lunga comportano un’alterazione climatica (il riscaldamento globale) la quale, tra le altre cose, ha delle conseguenze a livello meteorologico (eventi estremi). Potrebbe risultare complesso ma, in realtà, attribuire un evento estremo al riscaldamento climatico è tutt’altro che illogico. Come suggerisce uno dei primi studi scientifici condotti al riguardo, eventi disastrosi come ondate di calore e piogge intense sono destinati a diventare più comuni proprio perché l’accumulo di gas, amplificando il naturale effetto serra terrestre, sta riscaldando l’atmosfera. Di conseguenza aumenta l’evaporazione e la capacità dell’aria di immagazzinare vapore acqueo ed energia con la relativa alterazione degli schemi di circolazione atmosferica su larga scala. In sintesi, un clima più caldo significa avere temperature medie più elevate a livello globale in grado di scatenare cambiamenti meteorologici locali che includono ondate di calore, siccità, precipitazioni e freddo estremi.

Prove, non opinioni

Quanto affermato finora non rappresenta un parere di un esperto o un’opinione giornalistica, bensì è la sintesi di una significativa mole di prove scientifiche che si è accumulata nel corso degli anni. Diverse ricerche, infatti, parlano ormai con assoluta certezza della correlazione causa-effetto tra cambiamento climatico e fenomeni meteorologici estremi. Nel caso specifico delle alluvioni, ad esempio, non si può non menzionare uno studio, pubblicato sul World Weather Attribution, atto a valutare in che misura il cambiamento climatico abbia contribuito al verificarsi delle gravi inondazioni in Europa occidentale nel luglio 2021. Queste ultime (responsabili di oltre 220 morti tra Germania e Belgio), ha dimostrato lo studio, sono divenute più probabili e più intense proprio a causa del riscaldamento globale poiché questo ha aumentato l’intensità delle precipitazioni estreme nell’Europa dell’ovest di 16 punti percentuali, nonché ha incrementato di circa sette volte la probabilità che queste si verifichino rispetto a quanto ci si attenderebbe in un mondo più freddo di 1,2°C rispetto a quello di oggi. In questo contesto, va citata poi un’analisi pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters la quale suggerisce quanto il cambiamento climatico generi precipitazioni più violente e più concentrate nello spazio e nel tempo: una tendenza che, secondo gli scienziati, comporta rischi maggiori di inondazioni improvvise. 

Siccità, ondate di calore e piogge estreme

Ad alcuni potrebbe apparire paradossale, eppure nel contesto attuale precipitazioni estreme e carenza di precipitazioni sono due facce della stessa medaglia. Entrambe, come anticipato, sono dei fenomeni meteorologici amplificati e resi più probabili dal riscaldamento dell’atmosfera terrestre. In altre parole, una pioggia anormalmente intensa dopo un lungo periodo di siccità non smentisce l’attuale cambiamento climatico, bensì lo conferma. E, a dirla tutta, ne aumenta anche gli effetti negativi. E così come per le precipitazioni estreme, anche per la siccità e le ondate di calore la scienza ha fornito più di una prova in relazione al ruolo del cambiamento climatico. Anzi, è proprio la più frequente alternanza di periodi di prolungata assenza idrica e di intense precipitazioni ad essere stata dimostrata. I bruschi passaggi tra estremi umidi e secchi – secondo delle proiezioni pubblicate a maggio di quest’anno su Nature – avranno, entro la fine del XXI secolo, una frequenza oltre 2 volte maggiore rispetto a quella del periodo 1979-2019 e si assisterà a transizioni sempre più rapide e intense tra queste due condizioni meteorologiche opposte. In relazione ai soli eventi di caldo anomalo, già nel 2017 i risultati delle valutazioni statistiche di una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences hanno invece mostrato che il riscaldamento globale provocato dalle emissioni antropiche di gas serra ha aumentato la probabilità degli eventi più caldi in oltre l’80% della superficie del globo. In questo, in particolare – come ha evidenziato poi un recente studio guidato dal Centro Nazionale delle Ricerche italiano – giocherebbe un ruolo fondamentale la variabilità delle temperature giornaliere, ovvero, l’ampiezza delle variazioni attorno al valore medio. Ai tropici, la limitata variabilità naturale è ad esempio all’origine dello straordinario incremento degli episodi di caldo anomalo e spiega l’elevata vulnerabilità di questa regione al cambiamento climatico. D’altra parte, in Europa e nel Mediterraneo, il rapido innalzamento delle temperature estive è l’elemento determinante le sempre più intense e persistenti ondate di calore. In sostanza, qualsiasi evento meteorologico estremo è in qualche modo legato al cambiamento climatico. Volontà politica permettendo, agli effetti di quest’ultimo potremmo adattarci e, in una certa misura, saremmo in grado di mitigarli. Ma ancor più logico e risolutivo sarebbe agire a monte, riducendo, via via più concretamente, le emissioni climalteranti in quanto fonte diretta di riscaldamento terrestre. 

[di Simone Valeri]

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34 Commenti

  1. Un’altro articolo di questo giornale che segue il mainstream sui cambiamenti climatici legati all’attività antropica.
    Sono contento di leggere molti commenti contrari perché se è vero che lo spirito critico deve accettare anche idee diverse, nel caso dei cambiamenti climatici continuate a seguire pedissequamente i giornalacci di regime con assenza totale di approfondimenti e opinioni di scienziati diversi.

  2. Mi dispiace moltissimo trovare un articolo di propaganda sul giornale che sostengo…. E’ un fatto ormai scientificatamente provato che chi crede ciecamente nella scienzah e non ha dubbi è un credulone o è corrotto.
    E’ scientificatamente provato che moltissimi studi sono finanziati dall’industria privata e da certi gruppi elitari che nulla hanno a cuore se non le loro tasche ed il loro potere, quindi citare genericamente degli studi senza evidenziare chi li ha finanziati è nella migliore delle ipotesi pura superficialità.
    La scienza vera avanza per tentativi ed il dubbio è il sale della vita. Pazientiamo con speranza e preghiamo che presto tutti abbiano una presa di coscienza… direi che gli ultimi tre anni sono stati molto istruttivi.

  3. Il grosso delle persone che hanno scelto di abbonarsi a questo giornale è stato scettico nei confronti della vulgata narrativa adottata dal mainstream nei confronti della pandemia e della guerra russo-ucraina. Proprio per questo motivo hanno deciso di abbonarsi ad un giornale che è in grado di offrire una nuova prospettiva dei fatti. Nel momento in cui queste persone, me incluso, notano un appiattimento di questo giornale sull’argomento clima, totalmente sovrapponibile al mainstream, è ovvio che si scateni una reazione come quella sottostante.
    Questo giornale, ovviamente, ha tutto il diritto di esporre il proprio punto di vista su qualsiasi argomento e non è scritto da nessuna parte che questo debba collimare con quello degli abbonati. Però, dato che questo giornale vuole restare Indipendente tramite il contributo dei propri abbonati, farebbe bene ad ascoltare la loro voce e offrire quel giornalismo che non si sofferma sulla superficie delle cose ma che riesce a sorprendere il lettore con notizie e analisi che non si trovano su altri giornaletti.

    • Un’altro articolo di questo giornale che segue il mainstream sui cambiamenti climatici legati all’attività antropica.
      Sono contento di leggere molti commenti contrari perché se è vero che lo spirito critico deve accettare anche idee diverse, nel caso dei cambiamenti climatici continuate a seguire pedissequamente i giornalacci di regime con assenza totale di approfondimenti e opinioni di scienziati diversi.

  4. Nessuna citazione di scienziati discordanti(vedi Prodi), nessuna analisi geologico-scientifica, nessuna analisi di trattati pubblicati sull’argomento…solo notizie di riporto da altri giornali. Delusione, mi sarei aspettato una ricerca un po’ più approfondita e imparziale sull’ argomento.

  5. Secondo me c’è da fare chiarezza sui vocaboli e c’è da fare ricerca onesta.
    Il punto centrale è la parola “emergenza” riferita al clima.
    Penso si debba lottare contro il concetto di EMERGENZA CLIMATICA, per evitare che venga sfruttata per instaurare regimi che limitano le libertà individuali dell’uomo libero.
    Perciò io non eviterei le discussioni legittime e utili su: cambiamenti climatici, influenze antropiche sul clima, inquinamento planetario, eventi meteorologici abnormi (estremi), distruzione di biodiversità, società consumistica, politiche anti-salutari del profitto, etc. che sono tutte da approfondire.
    Intensifichiamo la ricerca onesta e la conoscenza senza posizioni pregiudiziali e combattiamo il totalitarismo delle EMERGENZE.

  6. Sicuramente la Verità sul tema non è chiara al momento. Ognuno sposa la sua teoria e spesso ogni tentativo di confronto tra le parti si rivela sterile. Sicuramente c’è la Lobby del Green, come c’è la Lobby del Petrolio: la prima propende per i cambiamenti climatici di origine antropica, la seconda sostiene che i cambiamenti climatici facciano parte della naturale evoluzione del Pianeta e dell’Attività solare in particolare. Ognuna ha i suoi scienziati di riferimento, con le loro prove.. Poi una terza spiegazione, la cui possibilità è sicuramente avvalorata da ciò che è apparso abbastanza chiaramente (perchè anche qui a molti, ma non ai più) con la Pandemia da Sars -Cov2: la Geoingegneria Climatica clandestina, ovvero che sia l’uomo, diciamo chi tiene le fila, le èlite, a cercare di controllare/destabilizzare il clima, per svariati obiettivi, tendenzialmente disumanizzanti e finalizzati a soggiogare, reprimere, controllare le masse, quando non peggio. Anche qui ci sono delle evidenze. Probabilmente c’è una concorrenza di cause, sicuramente sulle alluvioni influiscono anche la “cura” del territorio, la cementificazione, come pure non si può negare l’esistenza di piccole ere più fredde alternate ad ere più calde. Non è facile orientarsi, ma sicuramente occorre restare vigili, attenti, osservare, ascoltare, interrogarsi continuamente, avendo ben chiare le logiche del Sistema e dei suo Informatori, apparse evidenti in tempi di Pandemia.. Anche io penso che l’Indipendente non possa allinearsi ad una teoria, oltretutto main-stream, trascurando tutte le restanti: forse però non dovrebbe neppure sposarne un’altra tout court, ma cercare di dare una visione completa. Quindi non si può, al momento, non parlare neanche di striscio di Geoingegneria.. Per tutti, il compito principale rimane di cercare di capire e stabilire con certezza dove indirizzare il proprio cuore e le proprie energie: Archetipi indiscutibili, come la Pace, la Non Violenza, il Rispetto per le Persone, gli Animali e la Natura, per il valore sacro della Vita e della Autodeterminazione. Infine la Forza, quando serve, di opporsi, sempre Senza Violenza, a ciò che stride con questi principi.

    • MAMMA MIA CHE BELLO!
      Finalmente uno che parla di Geoingegneria climatica e che la (pro)pone come tema assolutamente (per me) da indagare a fondo senza preconcetti. Il tutto poi inserito in un orientamento e un tono di commento di qualità superiore!
      Pacato, ma lucido e determinato; saggio, aperto, consapevole ed intelligente (con capacità di “intel-leggere” la natura stessa della realtà), che suggerisce, a mio parere, come obiettivo primario il modo di porre sé stessi dinanzi a tale questione, senza cadere nell’arroganza e nella lotta polarizzata tipica degli Ego (centrici-dipendenti) così amata e così ben foraggiata dal Sistema! Così dovrebbe essere il nostro modo di porci, in primis, dinanzi a ogni cosa di così rilevanza etica, di vita personale e di bene comune; se vogliamo farci passare per comunità (qui all’indipendente e zone limitrofe) di esseri umani, svegli, ribelli e consapevoli. Confronto, critica, stimolo verso la Conoscenza, la ricerca della Verità e il miglioramento! Rispetto di sé ed altrui.
      Grazie per avermi ri-cordato tutto ciò.

  7. Mi permetto di dire che forse la scienza anche in questo caso,valuta solo i fattori che in qualche modo colpiscono solo noi poveri tapini, dando a noi tutta la colpa. Forse le cause andrebbero ricercate ad esempio, negli effetti devastanti che le bombe utilizzate in tutte le ultime guerre producono. Mi risulta che i bombardamenti sprigionano un calore superiore a quello del sole e sicuramente producono degli effetti che non riuscìamo neppure ad immaginare. Ci sono ricercatori che stanno lavorando in questo senso ma non vengono presi in considerazione perché la guerra è un business che non si può toccare. È un modestissimo parere ma credo sia una causa da non sottovalutare. Sarebbe interessante se l’Indipendente provasse ad approfondire. Grazie

  8. Non ho nulla da aggiungere a quanto scritto qua sopra, se non che non rinnoverò l’abbonamento alla scadenza. Per leggere articoli come questo effettivamente bastano anche i giornali dipendenti. Eppure scienziati prudenti o critici su questo tema non mancano e periodicamente cercano di farsi sentire. I media di regime, ovviamente, li ignorano o li ridicolizzano. Ma da un giornale che si proclama indipendente mi aspetterei un minimo di attenzione e di apertura e di confronto. Anche perché non si tratta solo di una questione di ricerca scientifica ristretta agli ambiti accademici: quello che saremo COSTRETTI a fare e subire nei prossimi anni in nome del contrasto alla CO2 non è realistico né sostenibile in termini economici e sociali e probabilmente avrà un’efficacia minima su scala mondiale. Eppure per qualcuno non è ancora abbastanza

  9. Rimango sempre più preoccupato da questa tendenza all’estremizzazione della realtà: o il cambiamento climatico è una stronzata, o moriremo tutti…vie di mezzo non ce ne sono. Mi riferisco in questo momento soprattutto ai commentatori che mi precedono.
    Io, personalmente, non voglio leggere una testata con cui sono SEMPRE d’accordo, e prego l’Indipendente di continuare a fare il suo mestiere in maniera, appunto, indipendente, senza dar retta a chi “minaccia” di questo o di quest’altro. Grazie

  10. Sono anch’io preoccupato dalla genericità de “lo dice la scienza” di articoli come questo e su questa testata. Eminenze come Prodi non sono citate a contraltare, neppure incidentalmente. Non vorrei assistere ad una deriva della linea editoriale, viste le premesse per cui pago un abbonamento. In alto le antenne… 🙁

  11. Sono d’accordo con la maggioranza degli altri commenti. Se dovete fare da cassa di risonanza al mainstream, sostenendo l’ideologia green parlando solo dei presunti studi scientifici finanziati dal regime, tanto vale abbonarsi al Corriere della Sera.

  12. Ma certo lo dice la scienzah che il riscaldamento dipende dall’attività umana e specie dai gas serra come l’anidride carbonica! Estinguiamoci tutti così preserviamo l’ambiente! Ma per piacere ci sono migliaia di autorevoli scienziati che dicono esattamente il contrario ma sono tacitati dal sistema perché adesso si deve spingere su queste pseudo politiche green (ragazzi l’auto elettrica produce più gas serra nel suo ciclo di vita di un’auto diesel moderna e questo sì che lo dice la scienza). Io speravo che questa testata fosse qualcosa di diverso invece presenta le solite baggiante da mainstream. Disdico subito l’abbonamento e ciaone.

    • Ho appena finito di vedere il video. Molto bello, intelligente, circostanziato ed EQUILIBRATO!
      Fa molto riflettere!
      Sito che non conoscevo e che tornerò a visitare senz’altro (senza diventarne un ossessionato, esaltato. Se c’è una cosa che ho imparato, negli anni, è proprio cercare di non re-agire, emotivamente, di pancia ed immediatamente come un automa a cui è stato schiacciato un bottone.)
      Grazie mille Sara!

  13. Che il clima cambi è fisiologico e naturale volerlo attribuire all’attività dei cittadini però è ingiusto, questo voler colpevolizzare il cittadino comune di tutti i mali del mondo è ridicolo, ancora non mi hanno spiegato cosa ci fanno le trincee e i rifugi della prima guerra mondiale sotto i ghiacciai alpini

  14. Dall’Indipendente mi sarei aspettato un articolo sulla geoingegneria e non l’ennesima ramanzina all’uomo causa di ogni male climatico. Piuttosto trattate l’argomento a livello geologico oppure affrontate seriamente il tema geoingegneria. Da abbonanto sono un po’ deluso.

  15. Se leggo un altro articolo come questo che continua con il terrorismo climatico che incolpa l’uomo di tutto, tipico dei giornali mainstream, disdico l’abbonamento. Il signor Gracis dovrebbe rispondere delle opinioni del tutto arbitrarie di questo suo collaboratore. Siamo abbonati a questo giornale per leggere la verità, non le stupidaggini del sistema!

  16. Il clima è un sistema complesso e molte delle pubblicazioni scientifiche in merito considerano modelli semplificati delle interazioni fra i vari agenti perturbanti. Adattarsi ai cambiamenti è la soluzione evolutiva che permette alle specie di sopravvivere.

    La natura va oltre l’umanità, uno sputacchio rispetto alla storia evolutiva del nostro pianeta. Non saremo di certo noi umanità a porre fine alla vita sulla terra che si evolverà nel suo ciclo a prescindere dalle nostre azioni che nei tempi dell’universo sono assolutamente un’inezia.

  17. I cambiamenti climatici ci sono sempre stati. Il caso della Groenlandia ne è l’esempio più recente. Dare la colpa all’uomo mi sembra assurdo, sì l’uomo inquina ed anche troppo, ma il cambiamento ci sarebbe comunque perché l’universo è sempre in cambiamento.

  18. Secondo me è un bel articolo fondato su diverse fonti scientifiche attendibili, purtroppo i cambiamenti climatici ci sono ma è anche vero che non bisogna costruire vicino a fiumi che potrebbero allargarsi quando sono in piena.

    E poi l’aumento della CO2 è dovuto a tanti fattori non solo quelli umani ma anche naturali se si pensa hai vulcani e agli incendi, però l’uomo con le sue fabbriche per costruire cose sempre più tecnologiche sta impattando parecchio sul clima.

    Secondo me dovremmo rallentare il nostro stile di vita e vivere più in armonia con la natura, in pratica dovremmo usare di più la bicicletta!

  19. Gentile Fabio Fasolato, potrebbe chiarire ad un ignorantone in materia come il sottoscritto, quali sono le “basi della fisica” alle quali fa riferimento e fare qualche esempio di “tracce storiche delle attività umane”? Citarle e basta è un po’ troppo generico. Grazie.

  20. Ma quali eventi estremi!? Come geologo posso assicurare che quelli a cui assistiamo sono solo delle pisciatine. In realtà la civiltà umana si è sviluppata in un periodo moooolto tranquillo. Sarà per quello che costruiamo all’interno degli alvei di piena? Incolpare la CO2 dei disastri fa molto comodo.

  21. Cambiamenti climatici causati da attività antropiche? …dai su, per favore, bastano le basi della fisica per capire che è una stupidata, nonché le tracce storiche delle attività umane.

    Smettetela dai, rischiate di diventare come quelli del Corriere o della Repubblica.

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