È andato tutto bene? Questo l’interrogativo intorno al quale ruotano le diverse inchieste contenute nel ventitreesimo numero del Monthly Report, la rivista de L’Indipendente che ogni mese fa luce su un tema che riteniamo di particolare rilevanza e non sufficientemente trattato nella comunicazione mainstream. Un interrogativo al quale ci è parso imperativo cercare di rispondere, dopo che l’OMS ha dichiarato ufficialmente la fine della pandemia da Covid-19 lo scorso 5 maggio. Dallo sdoganamento delle nuove politiche sanitarie agli effetti della DAD sui più giovani, dallo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale all’informazione trasformatasi in propaganda governativa, abbiamo cercato di sviscerare le questioni più controverse che hanno caratterizzato questa pandemia, trasformando profondamente il nostro modo di vivere – presente e, verosimilmente, futuro.
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L’editoriale del nuovo numero: Credevate fosse scienza, invece era Speranza
«Se vogliamo mantenere misure restrittive conviene non dare troppe aspettative positive», scriveva il 6 aprile 2020 via messaggio il ministro della Salute italiano Roberto Speranza al portavoce del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), Silvio Brusaferro, invitandolo a sminuire i dati in miglioramento su ricoveri e decessi a causa del Covid in conferenza stampa. In un’altra chat, invece, Brusaferro scriveva a Speranza che il CTS era fortemente critico sulla chiusura delle scuole, spiegando che «non ci sono evidenze sul fatto che la chiusura delle scuole sia di beneficio nel contrasto alla diffusione del virus». Il ministro rispondeva perentorio: «Così ci mandate a sbattere. Paese col fiato sospeso. Non si può dare segnale incertezza altrimenti si perde credibilità». Il CTS poi, ubbidendo a Speranza, consigliò la chiusura delle scuole. Le intercettazioni sono state rese note dalla Guardia di Finanza alla Procura di Bergamo a inizio marzo 2023. Al di là del profilo giudiziario, dal punto di vista politico e mediatico avrebbero dovuto provocare un terremoto. Hanno dimostrato che il rapporto tra scienza e politica in Italia è stato completamente ribaltato durante la pandemia. Ci hanno raccontato per mesi che il governo prendeva le proprie decisioni dopo aver ascoltato “la scienza”, ovvero il CTS, teoricamente composto da ricercatori indipendenti che leggevano i dati e stabilivano le misure da intraprendere. Ma era vero il contrario. La politica diceva alla “scienza” ciò che doveva proporre per dare copertura a misure arbitrarie. I lockdown che hanno chiuso in casa gli italiani sono durati molto più a lungo di quanto “la scienza” suggerisse, mentre milioni di bambini e ragazzi sono stati obbligati alla didattica a distanza nonostante “la scienza” fosse contraria alla misura.
Sarebbe dovuto succedere un terremoto, invece sui principali media italiani ci sono stati poco più che stanchi trafiletti, mentre a livello politico non una richiesta di chiarire la sua posizione è stata posta nei confronti dell’ex ministro della Salute. La politica italiana è in buona compagnia, anche a livello internazionale. Oggi sappiamo che “la scienza” è stata tradita innumerevoli volte da poteri pubblici che giuravano di riferirsi solo ad essa, al punto da tacciare di negazionismo chiunque ne contestasse le decisioni. Sappiamo che i vaccini non fermavano le trasmissioni e che la promessa protezione di oltre il 90%, certificata dalle multinazionali che li hanno prodotti, era un dato farlocco. Sappiamo che la vaccinazione dei bambini era talmente priva di dati positivi a supporto che ora anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità è diventata complottista e ha raccomandato di fermarla. Sappiamo che l’utilizzo delle mascherine all’aperto era del tutto inutile e anche che la chiusura delle scuole è stata una misura che ha prodotto conseguenze devastanti sui più giovani senza alcuna base scientifica. Sappiamo, infine, che quella del green pass non è stata una misura eccezionale da utilizzare solo per la pandemia, ma che presto verrà introdotto su base sovranazionale e permanente, come annunciato dall’OMS e dalla Commissione Europea.
Chi legge L’Indipendente, in realtà, tutte queste cose le sapeva da tempo. Di ognuno di questi fatti avevamo dato notizia diversi mesi prima che diventassero di dominio pubblico. Nessun trucco e nemmeno fonti segrete nei palazzi che contano: semplicemente, ci sforziamo di fare giornalismo seguendo il metodo scientifico. Che, per chi fa informazione, significa porsi sempre dubbi, verificare le fonti, cercare le prove, unire i puntini e scrivere solo quando si è certi di quanto si va ad affermare. Lo stesso metodo scientifico che è la prima vittima della pandemia, piegato per interessi di bottega dalle multinazionali del farmaco e dalle istituzioni politiche, e dimenticato dalla gran parte dei colleghi dei giornali dominanti, ancora una volta – e più di ogni altra volta – dimostratisi non cani da guardia dell’interesse pubblico come deontologia prevede, ma docili cagnolini da passeggio del potere.
L’indice del nuovo numero
- Schivando censura, fake e propaganda: due anni di informazione senza padroni
- Il vero potere è l’ascolto
- La pandemia è ufficialmente conclusa, ma troppe domande sono senza risposta
- Come lo shock pandemico è stato usato dalle élite per edificare la società
- Il disastro senza fine del Servizio Sanitario Nazionale in Italia
- Nessuna indagine, nessuna cura: il muro di gomma istituzionale sugli effetti collaterali
- Il mio diario pandemico
- “The Covid Consensus”, l’assalto globale alla democrazia: intervista a Thomas Fazi
- Un’altra cura è possibile: l’esempio prezioso della medicina socialista cubana
- Ambiente, ricerca e cure: cosa ci dovrebbe insegnare il periodo pandemico
- Dad e restrizioni hanno alimentato una nuova fase di rivendicazioni studentesche
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A proposito del controllo mentale, molto importante è il libro di Gianluca Magi ” Goebbels, 11 tattiche di manipolazione oscura” . Magi già dal 2020 si occupava della manipolazione di massa che si stava attuando. Esamina dettagliatamente i metodi della propaganda nazista attuata da Goebbels e li trasferisce in ambito contemporaneo. Da leggere attentamente.