Il ministero dell’Interno italiano è stato condannato dal Tribunale di Roma a pagare 18.200 euro a titolo di risarcimento nei confronti di un cittadino originario del Pakistan che, in fuga dal Paese, aveva manifestato la volontà di domandare protezione internazionale. Il profugo, dopo essere stato fermato a Trieste, è stato respinto in Slovenia e da qui verso la Croazia e la Bosnia-Erzegovina. La sentenza del Tribunale di Roma “accerta e dichiara l’illegittimità” delle riammissioni informali attive da parte italiana, che “ha leso il diritto d’asilo” del cittadino pakistano. Decisivo il lavoro di rete svolto da attivisti, ong e avvocati.