giovedì 21 Novembre 2024

Come e perché l’Arabia Saudita sta spendendo tanti soldi nel calcio

«Non puoi sederti al ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca», affermò nel 2014 l’allora allenatore della Juventus Antonio Conte. A distanza di dieci anni, il messaggio sembra essere stato recepito dall’Arabia Saudita, che senza giri di parole ha comprato direttamente il locale. Metafore a parte, il Paese del Golfo è entrato a gamba tesa sullo status quo del calcio mondiale, minandone le fondamenta eurocentriche. I club più titolati della Saudi Pro League (l’equivalente della nostra Serie A) appartengono al PIF, un fondo sovrano che risponde direttamente a Riad e ha come presidente il prin...

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4 Commenti

  1. Quando leggo articoli come questo, non posso fare a meno di pensare cosa si potrebbe fare a livello umanitario con tutti quei soldi esagerati per chi tira un pallone, anche se in modo fenomenale (forse) e il mio non amare il calcio è anche per questo. Che vergogna inctedubile!

  2. Grazie S.T. Articolo fondamentale per tutti i milioni di followers dei cosiddetti campioni. Ma campioni di cosa? Lo sport è una gara di etica ed estetica…oltre ad altre cose che definivamo valori… Ma tutto cambia, persino il deserto ed anche il principe del deserto che una volta diceva:
    “Tutto quello che può essere comprato non ha nessun valore!”

    Quindi preghiamo Allah per tutti questi poveretti del deserto interiore ed anche per tutti questi campioni e politici poveretti che si fanno comprare dai suddetti poveretti.

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