Con 187 voti a favore, 100 contrari e tre astenuti, la Camera dei Deputati ha confermato il parere motivato con cui la commissione Politiche europee ha bocciato la direttiva del Parlamento e del Consiglio dell’Unione europea sulla lotta alla corruzione, nata sull’onda del Qatargate. La direttiva vincola gli Stati membri ad adottare norme più stringenti, armonizzando (ovvero rendendo uniforme a livello europeo) le fattispecie di reato riconducibili alla corruzione e le relative sanzioni. Secondo le accuse mosse dalla maggioranza, i contenuti della direttiva in diversi casi andrebbero oltre gli obiettivi prefissati, come nel caso della definizione che si vorrebbe introdurre di “abuso d’ufficio”. Secondo Parlamento e Consiglio UE, tale fattispecie di reato dovrebbe estendersi persino all’ambito privato.