martedì 5 Novembre 2024

La Commissione UE ha detto no all’abolizione della sperimentazione animale

Rinviato nuovamente a data da destinarsi l’obiettivo dell’iniziativa “Save cruelty-free cosmetics” di eliminare completamente la sperimentazione sugli animali nell’Unione Europea. La Commissione ha risposto condividendo che l’uso di animali nella ricerca dovrebbe essere superato ma ha evidenziato che allo stato attuale non è ancora scientificamente possibile in tutti gli ambiti, definendoli fondamentali «per comprendere alcuni processi biologici o fisiologici più complessi coinvolti nella salute, nella malattia e nella biodiversità». L’unica ipotesi che rimane per ora in campo è la definizione di misure specifiche che portino ad una riduzione dell’uso di animali nella sperimentazione scientifica.

Si tratta di un obiettivo dei cittadini europei che viene perseguito da quasi due anni, precisamente dal 31 agosto 2021. La Commissione ha spiegato di condividere l’iniziativa di eliminare i test sugli animali in ogni ambito ma ha sottolineato che non è ancora possibile per motivi scientifici. Ha confermato inoltre di aver avviato i lavori per delineare l’insieme di azioni legislative e non da attuare nel breve e lungo termine per ridurre ulteriormente il ricorso alla sperimentazione animale fino alla sua eliminazione completa. La Commissione ha dichiarato: «Nonostante i notevoli progressi fatti nello sviluppo di metodi alternativi, la sperimentazione su modelli animali rimane al momento inevitabile per comprendere alcuni processi biologici o fisiologici più complessi coinvolti nella salute, nella malattia e nella biodiversità. Continueremo a dare un forte sostegno allo sviluppo di approcci alternativi con finanziamenti adeguati. La scienza non è ancora progredita sufficientemente per offrire adeguate soluzioni non animali per comprendere completamente salute e malattie o biodiversità».

L’Italia per ora è al quinto posto per utilizzo di cavie, dopo Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. Nonostante la decisione della Commissione, i dati degli ultimi 12 anni fanno sperare che l’obiettivo sia tutt’altro che impossibile: dal 2010 è stata riscontrata una forte riduzione del numero degli animali usati nella sperimentazione. Si è passati da 777.731 a 580.073 animali usati nel 2017 e 574.673 nel 2021. La Commissione ha dichiarato che negli ultimi vent’anni è stato investito più di un miliardo di euro per circa 300 progetti di ricerca che mirano a sviluppare test alternativi a quelli animali. L’unica soluzione possibile quindi, per ora, è impegnarsi affinché vengano adottate misure specifiche per accelerare ulteriormente lo sviluppo e l’individuazione di modelli in grado di ridurre l’uso di animali nella scienza.

[di Roberto Demaio]

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