Un suprematista bianco di vent’anni ha ucciso tre persone in un negozio di Jacksonville, in Florida, suicidandosi subito dopo. Il killer ha utilizzato una carabina e una pistola di marca Palmetto sulla quale aveva dipinto una svastica. A riferirlo è stato, in conferenza stampa, lo sceriffo T.K. Walters, che ha precisato che l’assassino aveva lasciato a casa «un manifesto» con messaggi di odio e che gli omicidi avevano «motivi razziali». Da tempo il giovane aveva abbracciato l’ideologia nazista e suprematista bianca. Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha condannato la strage, lasciando intendere che le persone colpite dal killer erano afroamericane.