La Venere influencer, realizzata con milioni di euro pubblici su idea della ministra del Turismo Daniela Santanché, doveva essere lo strumento per lanciare l’immagine dell’Italia nel mondo, ma a giugno è sparita da tutti i social network, suscitando sfottò e ilarità sul web. La Corte dei Conti vuole ora vederci chiaro e il procuratore regionale per il Lazio Pio Silvestri ha avviato un’istruttoria per capire come mai la Venere pagata con i soldi pubblici sia improvvisamente scomparsa. Oltre alle inchieste su Visibilia, la Santanché dovrà adesso rispondere anche alle domande dei magistrati contabili per le sue azioni da ministra.