Propongo di fare amicizia con gli anziani e capire quali sono le organizzazioni che veramente si occupano di loro, alle quali riferirsi per un aiuto, vista l’inefficienza delle Istituzioni. Creato dalla Crisi incombente, sistemato in un lembo di strada a ridosso del mercato rionale, è apparso il mercatino della miseria composto da alcune assi, sulle quali i pensionati sempre più numerosi verso la fine del mese, mettono in vendita gli oggetti più disparati, un vecchio rosario, un mazzo di carte, francobolli, una pipa, monete da 5, 10, 50, 100 di vecchie lire, fiori di plastica, due forchette, un porta ferro da stiro usato, una trottola di latta ammaccata, perfino un sola scarpa sinistra e una bambola senza un occhio.
In un supermercato, mentre stavo decidendo se acquistare mele o pere, è capitato improvvisamente di sentir suonare una decina di campanelli d’allarme. Sono andato a vedere. Una donna anziana era in piedi e piangeva col capo chino di fronte a un ispettore che le toglieva rapidamente alcuni prodotti alimentari dal fondo del carrello. Va detto che i prodotti trafugati erano quelli di minor prezzo, c’era dunque nell’umiliazione del furto il rigore dell’onestà. “Non lo dite, per carità, a nostra figlia…”. Implorava il marito della donna.
Abbiamo fatto una colletta pagando il misero scontrino (17 euro e 20).
L’ispettore ha precisato: “Noi siamo coscienti del fenomeno ormai diffuso e questi fatti li definiamo furti per necessità.”
Verso la fine del mese, le persone che chiedono l’elemosina aumentano. Si tratta in genere di anziani, dignitosamente vestiti e con caratteristiche diverse dai mendicanti di professione sempre presenti al loro posto fisso. Gli anziani quando finisce la pensione, si presentano davanti al bar di fronte alla posta o al supermercato, in cerca di piccoli aiuti per arrivare alla fine del mese.
Sempre verso la fine del mese al mercato appaiono altri anziani che, al culmine di una vita colma di sacrifici e di rinunce, ora sono costretti a frugare tra gli scarti della frutta e della verdura, alla ricerca di un pomodoro rimasto, alcune mele bacate, carote residue e un po’ di frutta.
[di Silvano Agosti – regista, sceneggiatore, poeta e scrittore]
Lo so caro Agosti, essendo anche io di Brescia. E vorrei tanto poter creare un qualcosa per poter aiutare queste persone….. perché non iniziamo a fare qualcosa di serio ? Io mi metto a disposizione…