sabato 23 Novembre 2024

Sequestri in tutta Italia per sostanze tossiche in shampoo e creme: ecco la lista

Proseguono i ritiri in tutta Italia e non si arrestano le segnalazioni al sistema di allerta rapido europeo (Rapex) per la presenza di Lilial: sostanza tossica per la riproduzione vietata già da marzo 2022. Dopo i ritiri già trattati in un altro articolo de L’Indipendente, ora tocca ad un nuovo lungo elenco di shampoo, saponi e deodoranti. Inutile quindi il tempo concesso alle aziende (fino al 1° marzo 2023) per liberarsi delle scorte rimanenti rivendendole ai produttori: i prodotti con Lilial sono ancora presenti nei magazzini dei distributori. Inoltre, Cosmetica Italia ha dichiarato che “i produttori non sono né responsabili né obbligati a ritirare dal commercio i prodotti immessi prima che scatti il divieto e la sensazione, quindi, è che i consumatori siano vittime dell’ennesimo scarica barile tra produttori e distributori.

Il Lilial è un composto chimico usato a lungo come profumo nelle preparazioni di shampoo e saponi e nelle polveri per il bucato. Tuttavia, dal 2019 il Comitato Scientifico per la sicurezza dei Consumatori della Commissione Europea ha concluso che l’uso nei cosmetici “non può essere considerato sicuro” e, dopo che gli studi sugli animali hanno scoperto prove di tossicità per la riproduzione, è stato riclassificato come sostanza proibita nell’UE e ne è stato vietato l’uso nei cosmetici da marzo 2022. Per riconoscerlo in etichetta, come stabilito dalla Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici, basta verificare la presenza del codice BMHCA o di Buthyfenil Methylpropional. Ecco la lista dei nuovi prodotti ritirati dalle autorità italiane e segnalati al Rapex, che si aggiungono a quelli già trattati in un altro articolo de L’Indipendente:

  • BOROTALCO Active Roll-on deodorant
  • Dove original crema idratante
  • INTESA Balsamo sensitive Aftershave
  • Nivea tonico addolcente Tonico pelli secche e sensibili
  • Palmolive aroma sensations shower gel
  • Neutromed Power Rivitalizzante Doccia Shampoo Corpo e Capelli
  • Neutromed Miele Elixir – Profumo di Gardenia Bianca shower foam
  • ONLY – olio non olio modellante Hair styling oil
  • Prep Crema Mani Ripatrice Hand cream
  • Lycia depilazion Crema dolce rasatura
  • Neutromed Cream & Oil shower foam
  • La notte dell’uomo Eau de toilette
  • Nivea rassodante Latte idratante
  • Nivea Creme care Salviettine struccanti viso
  • NIDRA Bagno latte delicato (lotti coinvolti B03ED130431 e B03ED210631)
  • Malizia Bon Bons Eau de toilette
  • Clinians Hydra Plus tonico rinfrescante
  • Palmolive naturals – oliva & latte Doccia crema
  • Perlier Body honey miel talco

Resta da spiegare che cosa non abbia funzionato nell’iter di smaltimento dei prodotti nocivi e per quale motivo moltissimi articoli siano rimasti all’interno dei magazzini nonostante il nuovo regolamento. Se da una parte alle aziende era stato concesso fino al 1° marzo 2023 per rivendere le scorte rimanenti ai fornitori, dall’altra Cosmetica Italia, l’associazione di categoria di Confindustria che rappresenta i produttori di settore, ha risposto a Il Salvagente che “i produttori non sono responsabili né obbligati a ritirare dal commercio i prodotti immessi prima che scattasse il divieto” e che “sono quindi i distributori che devono preoccuparsi di togliere dal commercio e stoccare in un deposito ad hoc i prodotti contenenti la sostanza tossica per avviarli poi alla distruzione”. Alla luce dei continui ritiri e della preoccupazione in aumento, sembra che l’ipotesi più probabile sia che alcune piccole-medie aziende e catene di vendita non si siano ancora organizzate con depositi dedicati alla distruzione dei prodotti contenenti Lilial e da qui si spiegherebbero i sequestri di questi giorni. Ciò che è certo, invece, è che a pagarla sulla propria pelle sono stati ancora una volta i consumatori.

[di Roberto Demaio]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria