Una giovane studentessa e il suo insegnante hanno scoperto un grande teschio mentre cercavano reperti di denti di squalo: si tratta del fossile di un’antica specie di cetaceo di 34 milioni di anni fa: una specie di antica balena fino ad oggi sconosciuta, con una dimensione complessiva stimata tra 4 e 6 metri, che potrebbe essere antenata più piccola del Basilosaurus cetoides – un’antica specie di balena che poteva arrivare a 19 metri – oppure della Zygorhiza, una specie di balena più piccola e meno conosciuta che è stata trovata in Alabama, Louisiana e Mississippi. Il ritrovamento è avvenuto grazie a ciò che da sempre si conferma una delle più grandi fonti d’ispirazione: la curiosità. Una studentessa appassionata di paleontologia, dopo aver trovato alcuni denti di squalo nel suo terreno e averli consegnati al suo professore di biologia, ha deciso di proseguire le ricerche che hanno poi portato alla scoperta. I due hanno dichiarato che non sanno ancora se l’intero scheletro sia lì, ma che «la conservazione è davvero fantastica e ci sono molte ossa diverse che sporgono dalla collina, quindi è probabile che sia presente una parte maggiore dello scheletro». Grazie ad un nuovo programma di ricerca della scuola, la studentessa si concentrerà sui fossili durante i suoi anni di liceo e forse anche oltre.
La passione per la paleontologia e la biologia, sommate alla voglia di riscoprire i segreti del nostro passato, hanno spinto Lindsey Stallworth – studentessa della Alabama School of Math and Science (ASMS) – a ricercare spesso nel suo terreno di proprietà frammenti di fossili di denti di squalo, conchiglie e ossa di altri animali. Un giorno, al termine di una delle lezioni di biologia del professor Drew Gentry, la ragazza gli ha consegnato un sacchetto pieno di denti per ottenere qualche informazione in più e tra questi ve n’era uno che ha immediatamente attirato l’attenzione del professore. Apparteneva ad una specie insolita e così, Gentry, ha chiesto a Lindsey dove l’avesse trovato e i due hanno iniziato immediatamente la ricerca di fossili nella stessa zona, nella contea di Monroe. Fin da subito sono stati rinvenuti altri denti appartenenti a rare specie di squalo e dopo due ore è avvenuta la scoperta: l’area era ricoperta da enormi ossa fossili che sporgevano e, dopo un lavoro di pulizia di 10-12 ore al giorno per oltre un mese, i due hanno caricato i frammenti su pietra calcarea e li hanno trasportati fino al laboratorio dell’Alabama School of Math and Science. Utilizzando le informazioni dell’US Geological Survey e del Geological Survey of Alabama, Gentry ha affermato di essere stato in grado di determinare che il cranio di balena trovato aveva circa 34 milioni di anni: «Abbiamo trovato qualcosa di molto più grande di quello che intendevamo trovare” – ha detto al Post Gentry, 38 anni – ovviamente non avevamo intenzione di fare un massiccio scavo di balene».
Gli scavi sono stati interrotti per essere ripresi la prossima estate, quando proseguirà la ricerca di ulteriori eventuali frammenti mancanti alla collezione. Intanto, Lindsey avrà la possibilità di lavorare con il professor Gentry all’interno del laboratorio per studiare e preservare il teschio. Grazie ad un nuovo programma di ricerca presso l’Asms, infatti, potrà concentrarsi sul lavoro sui fossili durante i suoi anni di liceo e forse anche oltre. Jun Ebersole, paleontologo dell’Alabama e director of collections presso il McWane Science Center di Birmingham, ha commentato la vicenda dichiarando: «Che quel teschio sia ora disponibile per la scienza, e che Lindsey sia coinvolta in ogni fase del percorso, è una grande storia».
[di Roberto Demaio]