Nella serata di ieri si sono svolte manifestazioni a Erevan, in Armenia, a causa degli sviluppi della situazione in Nagorno-Karabakh e alla capitolazione delle autorità dinnanzi “all’operazione antiterrorismo” condotta dall’Azerbaigian nella regione. Le proteste si sono concentrate soprattutto davanti alla sede dell’ambasciata russa, per esprimere la rabbia della popolazione per il mancato sostegno di Mosca, che dal 2020 ha schierato nella regione un contingente militare di forze di pace che si è rivelato incapace di fermare le progressive azioni di Baku. I manifestanti hanno anche chiesto le dimissioni del primo ministro Nikol Pashinyan e hanno circondato gli edifici governativi.