Gli stipendi dei sindaci italiani stanno per aumentare. E, per i primi cittadini delle città più grandi, arriveranno a toccare i 14mila euro al mese. Ciò succederà in base a quanto sancito dalla Legge di Bilancio 2022 varata dall’Esecutivo, allora guidato da Mario Draghi, che ha aperto la strada a un incremento dei compensi per i sindaci di tutte le città a partire dal primo gennaio 2024.
In base alla norma, la retribuzione dei primi cittadini verrà parametrata su quella dei presidenti di Regione, in relazione alla quantità di abitanti del proprio Comune di competenza. Già nel 2022 e nell’anno corrente, infatti, l’importo degli emolumenti è aumentato, ma andrà ufficialmente a regime dall’inizio del prossimo anno.
A gennaio l’incremento degli stipendi sarà pari al 100 per cento per i sindaci metropolitani (13.800 euro lordi mensili, ben 6.800 in più rispetto al 2021), dell’80 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti (11.040 euro lordi al mese, mentre due anni fa erano 5.205), del 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti (9.660 euro lordi mensili) e del 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione al di sopra dei 50.000 abitanti (6.210 euro lordi al mese).
Nei comuni da 30 a 50 mila abitanti, i primi cittadini guadagneranno 1.700 euro in più al mese, passando da 3.100 a 4.830 euro. L’aumento degli emolumenti si registrerà anche per i sindaci dei Comuni molto piccoli: per quelli che amministrano Comuni che hanno una popolazione tra le 5 e le 10 mila unità, la retribuzione arriverà a 4 mila euro lordi mensili, (1.500 euro in più rispetto al 2021); i primi cittadini di Comuni con meno di 3 mila abitanti, invece, da gennaio godranno di un compenso che toccherà i 2.208 euro lordi al mese.
L’incremento degli stipendi si pone l’obiettivo di incentivare individui dal livello medio-alto di competenze e redditi da lavoro (che dovrebbero ovviamente essere abbandonati per svolgere a tempo pieno l’attività di sindaco) a concorrere alla carica di primo cittadino. Ciò che fa sicuramente specie è che, da gennaio, lo stipendio dei sindaci delle città metropolitane arriverà quasi ad eguagliare quello del Presidente della Repubblica – che ha diritto a una retribuzione pari a 18.400 euro lordi al mese -, con una differenza di soli 4.600 euro. I livelli degli stipendi dei sindaci italiani risalenti al 2021 erano fermi dal 2000, avendo peraltro subito un ritocco al ribasso del 10% nel 2006.
[di Stefano Baudino]
Trovo fondamentalmente errato aumentare gli stipendi solo per “attrarre” persone con competenze medio-alte dal mondo del lavoro. Dietro al Sindaco ci sono un consiglio ed una giunta che svolgono essenzialmente tutto il lavoro. Questi sono gli organismi che dovrebbero essere responsabilizzati ; per le firme e la rappresentanza sarebbe sufficiente un Sindaco part-time. Stesso discorso per il PdR…Eppoi una legge simile, per essere giusta ed accettata dai cittadini, dovrebbe essere sottoposta al vaglio di un giudizio referendario e non calata dall’ alto da un banchiere…ops, presidente del consiglio. Farebbe bene ai politici italiani consultare l’idea di democrazia elvetica, che inizia dai Comuni e attraverso i Cantoni arriva a Berna. Da noi invece gli ordini arrivano sempre dal caput mundi…
Per loro non c’è da scervellarsi col cuneo fiscale, bastardi…