Con l’incursione del 7 Ottobre da parte delle milizie di Hamas ai danni di Israele, si sono riaccesi i riflettori mediatici sulla questione palestinese e su un conflitto asimmetrico che va avanti dal 1948, ovvero da quando l’ONU e l’Occidente, insieme al movimento sionista, hanno istituito la nascita dello Stato di Israele nei territori palestinesi a maggioranza araba (controllati fino ad allora dal Regno Unito). Il problema è che nel corso dei decenni l’esercito israeliano ha occupato e colonizzato gradualmente sempre più porzioni della Palestina, commettendo crimini di guerra contro i civili...
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Ovviamente il popolo USA e quello di Israele sono meravigliosi, purtroppo però i due paesi sono in mano degli assassini parte degli apparati deviati di Stato che hanno ucciso tutti i Kennedy e i Rabin per sostituire questo con Netanyahu e quello prima con Johnson e poi coi peggiori Imperialisti della Storia dell’uomo che potendo terminerebbero subito come un bambino che rompe il giocattolo se non può avere tutto.
Non sapevo del gruppo Breaking the silence, sono notizie davvero interessanti e finalmente escono un po’ più dettagli anche da una campana nuova. Grazie!
Degno di nota è anche il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem, che tra l’altro riporta e documenta l’apartheid e gli assalti ai Palestinesi in Cisgiordania da parte dei coloni https://www.btselem.org/
Ricordo un’intervista di oltre 20 anni fa in cui si chiedeva a un giovane israeliano se ritenesse giusto scacciare un popolo, quello palestinese, dalle terre in cui è sempre abitato. La candida risposta fu che come gli europei avevano fatto scomparire i Nativi americani per poi rinchiuderli nelle riserve perché la storia non poteva ripetersi anche per i palestinesi? Rimasi sconcertato!
Seguendo la stessa logica quel ragazzo non troverebbe nulla da ridire se si ripetesse l’Olocausto!
Tra le torture attuate da Israele figura anche lo stupro: perpetrato con corollari raccapriccianti nelle carceri ebraiche contro le donne palestinesi accusate di terrorismo onde minarne nel profondo ed in modo indelebile ogni dignita’ umana…immaginate che lo stupratore abbia gli stivali di cuoio e la svastica sul braccio… quale differenza?
Purtroppo l’occidente deve ammettere (anche oggi!) che sono stati commessi crimini senza paragone contro gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. E si sa che una vittima si trasforma molto facilmente in aggressore! Può aiutare di guardare questa realtà in faccia (da tutti: occidente, Israeliani e Palestinesi), anche se fa molto male. Poi su base di una comprensione profonda di se stessi, della storia del proprio popolo, senza veli davanti agli occhi e con molto coraggio, sarà possibile di comprendere gli altri e lasciare nascere una vera pace. Si dice che i traumi profondi mettono 7 generazioni prima di guarire in profondità…
Ma sarà vero? A queste affermazioni concedete il diritto del dubbio. Ai 1400 morti in un attentato eseguito da belve non ci sono dubbi. Alle feste in piazza dei palestinesi dopo il crollo delle torri gemelle, 5000 morti, non vi sono dubbi, sono state documentate da filmati, partecipavano donne e ragazzi. Di certo una cosa scritta nell’articolo è falsa, gli ebrei non hanno occupato i territori dei palestinesi con l’esercito, ma hanno comprato la terra, l’hanno coltivata è più l’hanno difesa in quanto i palestinesi la rivolevano, poi l’hanno anche parzialmente riceduta ai palestinesi, che non hanno mai smesso di attentare alla vita degli israeliani dal primo giorno in cui gli ebrei sono arrivati in terra di Palestina. Che non era uno stato, ma un territorio su cui vivevano 700000 arabi, oggi sono qualche milione (gli arabi).
Le terre sottratte agli arabi sono state “ufficialmente” comprate, ma se non avessero accettato di vendere restava loro la deportazione… che e’ cio’ che ora sta facendo da anni lo stato ebraico. Che poi l’abbiano coltivata e’ vero quanto lo hanno fatto i colonizzatori in america e in africa… coltivano non per elevare l’economia locale, ma per arricchire se stessi. Che poi oggi non siano piu’ solo 700mila ma qualche milione non e’ certo merito ebraico…Se ti avessero portato via arbitrariamente la terra anche tu festeggeresti per le “torri gemelle”…
La invito a leggere “Vittime” di Benny Morris (israeliano). Troverà una descrizione dettagliata (e non di parte palestinese) di come i sionisti hanno occupato le terre prima del 1948 (cioè comprandole e coltivandole) e di come hanno continuato a farlo dal 1948 in poi (con la forza delle armi).
Ottimo articolo. Solo un appunto: si dice “dividE et impera”.
P.S: interessante il collegamento con il dissenso che il governo israeliano aveva incontrato pochi mesi fa.
Mi vergogno di far parte del “democratico” occidente!
Coraggiosi quelli di Breaking.
Quante risoluzioni ONU in merito alla questione palestinese sono state disattese per il veto degli USA.
Sarebbe triste che il tribunale della storia rendesse giustizia, verità e dignità al popolo oppresso…Alla memoria. Comunque il governo israeliano é per lo più e diffusamente nel mondo considerato democratico. Credo vada inteso esclusivamente nel senso che è stato votato ed eletto democraticamente dagli ebrei di Israele. Ma questo dal mio punto di vista non è rassicurante.
Un bell’articolo, che fa un po’ di chiarezza. Mi ha colpito, soprattutto, che gli Israeliani vengano fatti vivere costantemente nella paura e con la minaccia di essere aggrediti. Perché, ahimè, la guerra rende di più della pace, sia per chi ci guadagna che per chi detiene il potere. Quanto ai palestinesi, vivono sotto occupazione, c’è poco da dire. C’è da domandarsi perché molti più di loro non cerchino altri lidi.