Dopo tre giorni di riunioni il consiglio di amministrazione di Tim ha deciso di vendere la propria infrastruttura di rete al fondo americano Kkr. La delibera finale è stata presa con undici voti a favore e tre contrari, mentre il rappresentante di Cassa depositi e prestiti (CDP) non era presente. Nel ramo d’azienda oggetto della vendita non è presente Sparkle, la società che controlla i cavi di telecomunicazione sottomarini, oggetto di un’offerta separata da parte di Kkr ma che non è stata ritenuta congrua dal cda di Tim. Il prezzo fissato per la transazione è di 18,8 miliardi di euro.