giovedì 21 Novembre 2024

I legami di Intesa San Paolo con l’industria bellica

Intesa Sanpaolo, la principale banca italiana, ha destinato 2,135 miliardi di dollari al comparto degli armamenti dal 2016 a oggi, distribuiti tra 1,75 miliardi in finanziamenti e 385 milioni in investimenti. Questa attività ha registrato una crescita del 52% nel 2022, coincidendo con l'inizio della guerra tra Russia e Ucraina. Sono questi i dati emersi dal briefing Soldi a Grappolo, pubblicato da ReCommon in concomitanza con l'Aerospace & Defense Meeting. Si tratta dell'incontro dell'industria militare che si sta tenendo in questi giorni (28-30 Novembre) a Torino, città che sta assumendo ...

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2 Commenti

  1. Che i fondi investiti in armamenti siano a grande ritorno di utile non ci piove sopra… ma, purtroppo, direttamente proporzionale a morti e distruzioni di massa, assurdi dal lato umano e poco convenienti dal lato ecologico!
    Ma che nessuno dica che non c’é modo migliore di avere rendimento senza provocare morte all’ingrosso e megadistruzione collettiva!
    Qualsiasi somma investita in tecnologie per l’energia pulita di qualsiasi specie (esclusa la nucleare, falsamente “pulita”) porterebbe a ritorno economico molto piu’ utile per la comunità e il suo benessere funzionale, politico, culturale, medico-preventiva, etc etc etc…
    Quanta energia mare-motrice si potrebbe ricavare dalla enorme corrente idraulica nello stretto fra Sicilia et Calabria? I fondi stanziati per il ponte (solo ed unico potere politico/mafioso ma senza alcun risultato sociale) se diretti verso la tecnologia di centrali elettriche sommerse non sarebbe una carta vincente e sui bisogni energetici europei e sulla vendita della tecnologia sviluppata in loco?
    Solo pensare ad altro che alla guerra e alla morte c’é maniera di accorgersi che si possono fare soldi a profusione in altri duemila modi: solo un po’ di fantasia… sottratta alla fantasia della morte e delle armi!!

  2. Sono correntista di Intesa San Paolo e mi chiedo se già esista o sia possibile creare un gruppo di correntisti che faccia pressione per una banca pulita, non connessa con il business delle armi e dell’oppressione– in Palestina ed altrove. Forse l’Indipendente potrebbe aiutare?

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