No a iniziative di rilievo a favore delle fonti fossili (che comunque riguarderanno solo il carbone, non il petrolio): questa la direzione nella quale sembrano puntare i leader mondiali, al termine della terza giornata della COP28. 22 i Paesi che si impegneranno a triplicare la propria capacità nucleare entro il 2050, mentre 118 promettono di triplicare quella di energia rinnovabile entro il 2030 – obiettivo che comunque non convince Cina e India, nonostante gli impegni assunti al G20. Numerose le critiche per il lancio della Carta globale della decarbonizzazione (firmata da 50 di compagnie, il 40% della produzione mondiale di petrolio) la quale, a discapito del nome, non pone alcun vincolo reale alle aziende.