Dalla ripresa delle operazioni militari di Israele, nel Sud della Striscia di Gaza cadono bombe «ogni 10 minuti». Lo ha dichiarato James Elder, portavoce dell’Unicef, che ha descritto l’ospedale al-Nassera a Khan Younis come una vera e propria «zona di guerra». Le persone che si trovano nell’area meridionale della Striscia «dopo essere state sfollate tre o quattro volte sotto i bombardamenti sono stanche, esauste, cercano di tenere insieme le cose per i loro figli. Non hanno nessun posto dove andare», ha aggiunto. Nel frattempo, in Israele, le famiglie degli ostaggi minacciano proteste senza sosta se i negoziati non verranno ripresi.