lunedì 4 Novembre 2024

Texas: Pfizer andrà a giudizio per aver “illegalmente travisato” l’efficacia del vaccino

Il colosso farmaceutico Pfizer è stato citato in giudizio dal procuratore generale del Texas, Ken Paxton, per aver illegalmente travisato l’efficacia del suo vaccino anti-COVID-19: in una denuncia depositata presso il tribunale statale della contea di Lubbock, Paxton ha fatto notare che l’affermazione sull’efficacia del vaccino – stimata pari al 95% – da parte dell’azienda è stata altamente fuorviante, poiché concerneva una “riduzione relativa del rischio” e non “assoluta”. L’affermazione si basava, infatti, su soli due mesi di dati di studi clinici e la “riduzione assoluta del rischio” dei soggetti vaccinati avrebbe dimostrato che il vaccino è efficace solo dello 0,85%. Per queste ragioni, Pfizer è stata accusata di “atti e pratiche false, ingannevoli e fuorvianti”, in quanto avrebbe fatto affermazioni non supportate da dati riguardanti il ​​vaccino COVID-19 dell’azienda in violazione del Texas Deceptive Trade Practices Act. “Pfizer ha intenzionalmente travisato l’efficacia del suo vaccino contro il Covid-19 e ha censurato le persone che minacciavano di diffondere la verità al fine di facilitare la rapida adozione del prodotto ed espandere le sue opportunità commerciali”, si legge nella denuncia.

L’affermazione secondo cui il vaccino possedeva un’efficacia del 95% contro l’infezione sarebbe stata altamente fuorviante in quanto concernente la cosiddetta “riduzione del rischio relativo” che, secondo le pubblicazioni della FDA (Food and Drug Administration), è una statistica fuorviante che “influenza indebitamente” la scelta del consumatore. I contenuti della denuncia si concentrano poi su altri due aspetti rilevanti: il fatto che Pfizer fosse al corrente che la protezione vaccinale non poteva essere prevista con precisione oltre i due mesi e, nonostante ciò, abbia alimentato la convinzione ingannevole che la protezione vaccinale fosse duratura, e la questione fondamentale attinente alla protezione dalla trasmissione dell’infezione. Rispetto a quest’ultimo punto, la denuncia evidenzia che, nonostante il colosso farmaceutico non avesse testato l’efficacia del prodotto contro la trasmissibilità, ha intrapreso una campagna per intimidire il pubblico affinché si sottoponesse al vaccino come misura necessaria per proteggere i propri cari.

Paxton ha anche affermato che i casi di Covid 19 sono aumentati dopo la somministrazione dei vaccini e che, in Texas, alcune aree hanno registrato una percentuale maggiore di decessi per COVID-19 tra la popolazione vaccinata rispetto a quella non vaccinata. L’obiettivo della causa è impedire a Pfizer di fare presunte affermazioni false e di mettere a tacere coloro che sollevano dubbi o critiche sul vaccino sviluppato dalla società, il Comirnaty, e prevede la richiesta di più di dieci milioni di dollari di multa per aver violato una legge del Texas che protegge i consumatori dal marketing ingannevole. Da parte sua, Pfizer si è difesa affermando che le dichiarazioni sul suo vaccino sono state “accurate e basate sulla scienza” e che il suo vaccino ha “dimostrato un profilo di sicurezza favorevole in tutte le fasce d’età e ha contribuito a proteggere da gravi esiti di COVID-19, tra cui il ricovero in ospedale e la morte”.

Il procuratore repubblicano Paxton ha iniziato ad indagare su Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson all’inizio del 2023 per esaminare le “basi scientifiche ed etiche” alla base delle decisioni sulla salute pubblica riguardanti il ​​COVID-19. La causa è la seconda intentata da Paxton contro Pfizer nel mese di novembre. Il procuratore ha affermato in una nota che “Pfizer non ha detto la verità sui suoi vaccini contro il Covid-19” e ha aggiunto che “Stiamo perseguendo la giustizia per le persone del Texas, molte delle quali sono state costrette da tirannici mandati ad accettare un prodotto difettoso venduto con menzogne”.

[di Giorgia Audiello]

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4 Commenti

  1. “…ha contribuito a proteggere da gravi esiti di Covid-19 tra cui il ricovero in ospedale e la morte..” è una affermazione priva di dimostrazioni, che riecheggia quella di Draghi: ” …non ti vaccini ti ammali e muori; non ti vaccini ti ammali fai ammalare gli altri che muoiono…”. Non si dimentica la paura diffusa tra la gente all’inizio della pandemia. e certi toni e reazioni si possono comprendere, ma tali dichiarazioni sarebbero sostenibili solo se si fosse proceduto ad un confronto controllato tra due popolazioni numericamente pari di soggetti strettamente paragonabili per condizioni di età e salute generale, delle quali una trattata e l’altra no (possibilmente con un farmaco ottenuto con i normali percorsi di verifiche e controlli) In tale contesto è stata applicata in modo coercitivo una medicina che poco somiglia a quella “basata sull’evidenza” rievocata così spesso da molti schierati aggressivamente sin dall’inizio fra i “Sì VAX”.

  2. Oltre questo in TUTTA la pandemia sono morte circa 6.000 persone sane (il 3% del totale come da dati ISS il 97% dei deceduti è composto da soggetti fragili, cioè con patologie pregresse, e tale percentuale non cambia tra vaccinati e non vaccinati). Sapete quante persone muoiono OGNI ANNO in Italia in incidenti domestici? 6.000 Quindi se sei SANA/O e ti sei trivaccinata/o se non lo facevi era più probabile morire scivolando nelle scale del tuo appartamento o del condominio che di Covid19!!!!!

  3. Dieci milioni di dollari di multa fanno ridere anche i sassi, venendo al vero quello del Covid è stata la prima epidemia mediatica di un meme capace di uccidere, bastava dire la parola coronavirus e il paziente moriva, sarebbe bastato anche un amuleto per vincerla se ci fosse stato consenso mediatico che funzionava… semmai indaghino sul perché si sia scartato il vaccino AstraZeneca…

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