Quello della differenza salariale tra uomini e donne è un tema da lungo tempo dibattuto. Da una parte chi ritiene si tratti di un problema ben lontano dall'essere risolto, che testimonia come il cammino verso una reale parità di genere in Italia sia lungi dall'essere terminato. Dall'altra non manca chi ritiene, ed ha cercato di dimostrare, che si tratta di una questione su cui si combatte una battaglia politica sganciata dalla realtà dei fatti, che invece testimonierebbe come in verità non esista alcuna sostanziale differenza nel salario percepito da uomini e donne a parità di ruolo e qualific...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.
Aggiungo che avrei la curiosità di chiedere ai fautori dell’ingiusta disparità salariale fra uomini e donne (preferisco l’italiano, quando possibile) qual è secondo loro il motivo dietro a tale pratica, perché a me, anche nel caso sia così, resta piuttosto oscuro.
idem
Mi pare che l’’articolo Avesse come obiettivo la conclusione a cui è arrivato fin dall’inizio. Già partire da dei dati del World economic forum è discutibile, e ogni volta che viene giustamente riportata una spiegazione per un qualche divario nella frase immediatamente successiva viene regolarmente smentita (e non sempre efficacemente direi).