I ministri delle Finanze dell’Ue hanno raggiunto ieri l’accordo sul nuovo Patto di stabilità e crescita, durante la riunione dell’Ecofin. Rimangono valide le soglie del 3% del Pil per il deficit e del 60% per il debito. Gli Stati non in linea con questi parametri dovranno adeguarsi con piani di rientro, che durano tra i quattro e i sette anni, concordati con la Commissione europea, mettendo in atto una riduzione annua dello 0,5%. Una clausola transitoria per il 2025-2027 prevede di considerare l’aumento degli interessi sul debito nel calcolo del taglio al deficit. Verranno tenuti in considerazione anche gli investimenti per la Difesa.