Appena un mese fa lo Stato italiano ha finalmente formalizzato la decisione definitiva di vietare la pratica crudele e inutile di abbattimento dei pulcini maschi appena nati, negli allevamenti in cui si producono le galline ovaiole. Attraverso il Decreto Legislativo 7 dicembre 2023, n. 205 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si dà finalmente una data di stop a queste pratiche insensate e crudeli che indignano e colpiscono la sensibilità umana. Purtroppo lo stop a tale pratica sarà effettivo solo a partire dal 1 Gennaio 2027, cioè fra 3 anni.
Abbattimento dei pulcini maschi
Innanzitutto illustriamo cos’è la pratica di abbattimento dei pulcini di genere maschile, che è diffusa ormai da diversi decenni nell’industria della carne degli allevamenti intensivi. Prende il nome di abbattimento selettivo o sessazione (o sessaggio) la pratica di uccidere appena nati i pulcini di genere maschile, ed è la conseguenza di una selezione genetica esasperata che l’industria ha fatto negli ultimi decenni, per massimizzare i profitti nell’allevamento dei polli da macellazione destinati all’alimentazione umana.
Sono miliardi i pulcini maschi che ogni anno vengono sterminati dopo la schiusa delle uova poiché il loro allevamento come polli da carne non è vantaggioso, dal punto di vista economico, a confronto con i pulcini di razza broiler, frutto quest’ultima delle selezioni genetiche appositamente ideate allo scopo di avere una razza di pollo a rapido accrescimento che possa arrivare all’età di macellazione di 40 giorni con un peso che dia profitto all’industria produttrice. In pratica le razze di polli usate per far nascere galline ovaiole (per produrre uova) hanno dei maschi che non crescono rapidamente in 40 giorni e quindi risultano improduttive e “inutili” per l’industria alimentare. La conseguenza di ciò è che ogni volta che da un uovo nasce un pulcino femmina, questo sarà tenuto e portato nel ciclo di produzione delle galline ovaiole, ma ogni volta che nasce un pulcino maschio viene immediatamente scartato e triturato vivo in macchinari appositi per la produzione di mangimi animali.
Chi ha già abolito la pratica di abbattimento in Europa
Va precisato subito che l’Italia sta avviando con ritardo l’iter legislativo per la condanna e divieto definitivo della pratica di uccisione dei pulcini maschi appena nati. Infatti vanno segnalati i casi di Svizzera, che per prima in assoluto ha abolito la pratica dal 1 Gennaio 2020, della Francia e della Germania che l’hanno vietata nel 2022. Inoltre alcuni gruppi della Grande Distribuzione, come COOP Suisse e COOP Italia, hanno già provveduto rispettivamente dal 2015 e dal 2019 a limitare il loro approvvigionamento di uova solo da allevamenti in cui i pulcini maschi non vengono uccisi appena nati ma sono allevati.
In Italia abbiamo avuto un percorso più pigro, con una prima legge approvata in Parlamento ad Agosto 2022 e infine il Decreto Legislativo del 7 Dicembre 2023 che fissa la data definitiva di cessazione delle pratiche di abbattimento dei pulcini maschi al 31 Dicembre 2026. Ma attenzione, ci sono comunque delle deroghe nei provvedimenti legislativi in questione, per cui non si tratta di un divieto assoluto e definitivo. Tali deroghe riguardano nello specifico:
- identificazione del sesso non eseguita in un periodo di tempo utile,
- errori di sessaggio
- situazioni di emergenza
- prevenzione delle malattie animali, o protezione della salute e sicurezza delle persone
- esperimenti scientifici e piani di spopolamento.
La violazione delle norme italiane sul divieto di abbattimento selettivo dei pulcini e l’utilizzo di metodi alternativi alla triturazione comporterà l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria tra 5.000 e 50.000 euro. L’assenza di un medico veterinario ufficiale durante l’abbattimento sarà invece punita con la sanzione tra 5.000 e 15.000 euro.
Tecnologie per evitare l’abbattimento dei pulcini maschi (ovosessaggio)
Il Decreto Legislativo n°205 de 7 Dicembre 2023 prevede degli strumenti tecnologici adatti ad esaminare in maniera molto precoce il sesso del pulcino già all’interno dell’uovo nei primissimi giorni di incubazione: ”Gli incubatoi sono dotati di strumenti che consentono di determinare il sesso dell’embrione quanto prima possibile e comunque non oltre il quattordicesimo giorno dall’incubazione” (legge 205/2023, articolo 4. Tecnologie per il sessaggio).
Obiettivo di queste tecnologie è identificare al più presto il sesso dell’embrione al fine di eliminare l’embrione maschile dalla filiera, idealmente, entro il sesto giorno di incubazione. Esso potrebbe infatti provare dolore già tra il settimo ed il quattordicesimo giorno, sicuramente dopo il quindicesimo giorno. Queste sono tecnologie che vengono definite “di ovosessaggio” o “tecnologie per il sessaggio”. La tecnologia sviluppata dalla società tedesco-olandese Respeggt, ad esempio, consente di:
- prelevare dall’uovo una traccia di liquido, con una sonda sottile,
- distinguere il genere nella fase embrionale,
- tappare il minuscolo foro con cera d’api
- destinare a mangime animale l’uovo che potrebbe generare un pulcino maschio.
Oltre alle tecnologie di ovosessaggio esiste una pratica, più sicura e utile, per evitare l’abbattimento dei pulcini maschi: è quella di utilizzare razze di polli che sono perfettamente adatte sia per la produzione di uova (pulcini femmine) sia per la produzione di carne (pulcini maschi). Attualmente la razza che soddisfa entrambi questi requisiti è quella del Gallus gallus domesticus, la stessa che viene utilizzata in Svizzera, Francia, Germania e negli allevamenti delle filiere di COOP Italia. I pulcini maschi di questa razza sono adatti alla produzione industriale di carne di pollo e quindi non devono essere scartati e uccisi.
UE: ad oggi ancora nessuna norma che abolisca la triturazione dei pulcini maschile
Infine occorre far notare come il quadro normativo UE per quanto riguarda il benessere animale negli allevamenti e le pratiche di abbattimento e gestione etica della macellazione siano alquanto vaghe e antiquate. La legge quadro europea che disciplina le pratiche di abbattimento degli animali da allevamento è del 2009 e si chiama Animal Slaughter Regulation n° 1099/2009. Questa dovrebbe in teoria proteggere gli animali durante le fasi che precedono e accompagnano l’abbattimento per la produzione di alimenti e altre finalità (es. produzione di pelli e pellicce, spopolamento). Nei fatti questa legge indica un principio generale secondo cui gli animali devono venire sempre abbattuti previo stordimento, affinché la perdita di coscienza e sensibilità sia mantenuta fino alla morte dell’animale, le modalità da seguire ai fini dell’abbattimento degli animali. Ma sono previste ampie deroghe a questo principio, che comprendono esperimenti scientifici sotto il controllo di autorità competenti, attività di caccia e pesca ricreativa, eventi ‘culturali’ o sportivi, abbattimento di alcuni animali (volatili da cortile, conigli, lepri) dai loro proprietari per consumo domestico privato. In tutti questi casi gli animali possono essere soppressi a totale discrezione di chi effettua l’uccisione. In ogni caso la legge prevede che i pulcini maschi possono venire uccisi senza stordimento – in deroga al suddetto principio generale, entro le 72 ore (3 giorni) di vita – tramite macerazione (cioè triturazione con lame a movimento rapido) o asfissia con CO2.
Inoltre la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen ha omesso, come documentato dall’avvocato Dario Dongo, esperto di diritto europeo agroalimentare, sia di adottare la proposta di Animal Health Law, sia di dare seguito a cinque European Citizens’ Initiatives sul benessere animale. L’abbattimento dei pulcini maschi non è neppure stato considerato.
[di Gianpaolo Usai]
🤣🤣
Tra tre anni! E poi perché abbatterlo appena nati quando si possono schiumare da più grandi?
L’ipocrisia fatta legge e fatta giornalista.
L’unica vera soluzione contro la cantina del grattacielo di Horkheimer è la guerra.
Quotidiana, spicciola e che genera paura. Verso tutti gli attori di questa filiera dell’orrore
Un’altra di quelle leggi che sulla carta sembrano rivoluzionarie ma nella pratica nessuno le applicherà. Tipo il protocollo di Kyoto.