Da ieri, in Irlanda del Nord, 15 sindacati in rappresentanza di diversi settori hanno indetto uno sciopero che coinvolge circa 170.000 dipendenti dell’apparato pubblico. Secondo i sindacati, potrebbe trattarsi del più grande sciopero che l’Irlanda del Nord abbia mai visto: scuole chiuse, trasporti bloccati e lavoratori della manutenzione stradale intenzionati ad unirsi alla protesta. Anche gli ospedali prevedono una drastica diminuzione delle prestazioni complessive.
Sullo sfondo della protesta c’è la paralisi politica dell’Irlanda del Nord: non ha un esecutivo dal febbraio 2022, quando il DUP (partito unionista), si è ritirato dal Parlamento per opporsi alle regole commerciali post-Brexit. È Londra a gestire gli affari quotidiani irlandesi e il settore dei servizi pubblici ha avuto un grosso contraccolpo sui salari dei dipendenti.