La vicenda di Julian Assange, giornalista ed editore australiano cofondatore con John Young dell’organizzazione internazionale WikiLeaks, ha condotto l’Occidente a un confronto insostenibile tra verità e menzogna, che riguarda la strategia degli Stati, la credibilità delle istituzioni, la libertà d’informazione e la vita dei cittadini. In discussione non ci sono solo i temi della sicurezza e del controllo, dei diritti individuali e sociali, ma anche della trasparenza e della manipolazione dei fatti e dell’opinione pubblica, dilatata dai media e pilotata dalle oligarchie al comando. E il capito...
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Il nazismo adottato quale pratica mondiale. Basta guardarsi intorno: impedire la comunicazione libera della verità e zittire gli oppositori.
Con ogni mezzo.
Fino ad arrivare all’assurdo: si discute di una eventuale estradizione per un essere umano segregato in isolamento senza accuse e senza processo.
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Assange libero. Nel caso venisse confermata l’ estradizione, questi giorni rappresenteranno l’ ennesima conferma dello schifo in cui versa la giustizia mondiale