Oltre 700 dipendenti Amazon in Arabia Saudita hanno ricevuto un rimborso complessivo da parte dell’azienda di 1,9 milioni di dollari, dopo che un rapporto di Amnesty International del 2023 aveva accertatato diverse violazioni dei loro diritti. I dipendenti, tra le altre cose, avevano ricevuto false informazioni in merito agli stipendi ed erano stati costretti ad alloggiare in condizioni degradanti. Presumibilmente, molti di essi erano vittime di traffico di esseri umani. “La decisione di Amazon manda un segnale chiaro: le aziende devono essere responsabili delle condizioni di lavoro nei loro magazzini e nelle loro filiali globali” ha commentato Amnesty.