giovedì 21 Novembre 2024

Turano Lodigiano è il primo Comune italiano a riconoscere lo Stato di Palestina

In occasione del Consiglio Comunale tenutosi lunedì scorso, il Comune di Turano Lodigiano (Lodi) ha ufficialmente approvato una mozione con cui ha formalmente chiesto al governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina. È la prima volta che un Comune italiano mette nero su bianco questa richiesta, che è passata grazie al voto di 8 consiglieri su 10, con solo due astenuti (membri della lista di minoranza) e nessun contrario. Il testo, all’interno del quale si incarica la Giunta Comunale a provvedere alla pubblicizzazione della raccolta firme dell’associazione “Schierarsi” per la proposta di legge sul riconoscimento dello Stato di Palestina, ha ottenuto il semaforo verde in particolare grazie all’impegno del vice sindaco e Consigliere della lista civica di maggioranza “Turano&Melegnanello” Giuseppe Salamone, blogger e attivista politico fortemente dedito alla battaglia per la causa palestinese, che ha redatto e presentato in Consiglio la mozione.

Nel testo proposto, Salamone ha richiesto espressamente che il Consiglio Comunale di Turano Lodigiano “affermi la propria solidarietà con il Popolo Palestinese e il suo diritto all’indipendenza e alla sovranità nazionale, oltre che a vivere in pace” e che la Giunta Comunale “adotti tutte le misure necessarie per promuovere e pubblicizzare la raccolta firme per la proposta di legge in oggetto”. Si tratta, nello specifico, di quella che l’Associazione Schierarsi – fondata, tra gli altri, dall’ex deputato Alessandro Di Battista –, sta portando avanti in tutta Italia e che si avvicina a lunghi passi a quota 50mila firme, in cui si legge che “L’Italia riconosce lo Stato di Palestina con capitale Gerusalemme est come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale” (qui il link con l’elenco dei banchetti organizzati nel mese di maggio nelle Regioni Italiane per raccogliere le sottoscrizioni). Tra le altre cose, nella mozione di Salamone – fortemente promossa dalla sindaca di Turano Lodigiano, Susanna Casali, e da tutta la maggioranza – si evidenzia come a fine gennaio 2024 la Corte Internazionale di Giustizia si sia pronunciata sulla denuncia presentata dal Sudafrica in cui accusa Israele di genocidio a Gaza annunciando l’ammissibilità della causa, decidendo di non archiviare il caso e ordinando a Israele di “prendere tutte le misure per prevenire qualunque atto di genocidio a Gaza“. Si ricorda poi che a fine marzo il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato una risoluzione vincolante che chiede “un cessate il fuoco immediato per il mese di Ramadan rispettato da tutte le parti” che conduca “a un cessate il fuoco permanente e sostenibile, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, oltre a garantire l’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e altre esigenze umanitarie”.

Salamone spiega a L’Indipendente che la mozione approvata «è espressamente volta a chiedere al nostro governo il riconoscimento dello Stato di Palestina secondo quanto è previsto dalle risoluzioni dell’ONU». Per questo, essendo nel frattempo partita la raccolta firme di “Schierarsi”, il Comune ha voluto sfruttare l’occasione «dando mandato alla giunta di dare una mano nella promozione dell’iniziativa, magari organizzando eventi per informare i cittadini sui suoi contenuti e il suo significato». Puntualizza Salamone: «In Consiglio Comunale abbiamo apertamente condannato i fatti del 7 ottobre, perché l’uccisione di ogni morto civile – da una parte e dall’altra – è una barbarie, ma al contempo abbiamo evidenziato come l’occupazione di Israele dei territori palestinesi duri da oltre 70 anni e che la reazione allo Stato Ebraico all’attacco di Hamas sia stata incredibilmente sproporzionata. Siamo convinti che, se non si riconosce la sovranità della Palestina, si pone un serio freno alla stabilizzazione dell’area». «Ho presentato questa mozione in primis per sensibilizzare i cittadini sulla questione – ha concluso il vice sindaco –. Se tutti i Comuni d’Italia approvassero un provvedimento simile, aprendo dunque il dibattito all’interno del proprio territorio sul tema, si potrebbe agilmente bypassare la stampa e iniziare un vero cambiamento dal basso, sensibilizzando in maniera orizzontale le persone». Una situazione simile si era verificata lo scorso autunno, quando i Consiglieri di Turano Lodigiano erano riusciti a concedere la cittadinanza onoraria a Julian Assange: a oggi, è l’unico Comune lombardo ad averlo fatto.

[di Stefano Baudino]

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